Calvizie: forse una cura risolutiva dall’America
La calvizie affligge 11 milioni di persone in Italia. Ma ora un gruppo di ricercatori americani ha fatto una scoperta che potrebbe cambiare il modo di curarla con trattamenti nuovi. La colpa della perdita dei capelli è di una proteina la cui presenza ne inibisce la crescita. Lo studio è pubblicato su Science Translational Medicine. Gli studiosi dell’università della Pennsylvania 2 hanno trovato livelli anomali di una proteina, chiamata prostaglandina D2, nel cuoio capelluto di uomini con alopecia androgenetica. Negli esseri umani la proteina blocca la crescita dei capelli. La scoperta potrebbe portare, agendo sui recettori di questa proteina a rallentare e forse arrestare il problema negli uomini, ma anche nelle donne. Attualmente si testano farmaci in uso per altre indicazioni che potrebbero essere sperimentati anche contro la calvizie. “La prostaglandina era conosciuta per avere un ruolo nella crescita dei capelli, ma i risultati che abbiamo ottenuto sono sorprendenti: non si era mai pensato che queste molecole avessero una parte anche nella perdita dei capelli”, afferma George Cotsarelis, dermatologo e primo autore dello studio. Questo studio è un grosso passo avanti nella ricerca in questo settore.