Ecco come il fumo causa la broncopatia
I ricercatori del gruppo di Immunopatologia e farmacologia sperimentale dell’apparato respiratorio dell’Istituto di biomedicina e immunologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibim-Cnr) di Palermo hanno identificato nuovi meccanismi molecolari alla base della patogenesi della broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), patologia disabilitante in costante aumento e secondo vari studiosi destinata a diventare la terza causa di morte entro il 2020.
La ricerca evidenzia perchè i fumatori sono i più colpiti dalla malattia. In particolare, a predisporre il fumatore a contrarre la patologia nella forma conclamata, potrebbe essere una selettiva riduzione del marcatore ‘beta defensina 2’, che promuove le difese immunitarie innate di tipo anti-microbico nelle vie aeree centrali di calibro maggiore.
“Questo difetto difensivo -dice Mark Gjomarkaj dell’Ibim-Cnr di Palermo- sposterebbe il baluardo anti infettivo nelle vie aeree distali di calibro inferiore, generando così un elevato carico infiammatorio in un’area del polmone strutturalmente molto più delicata e vicina al settore deputato agli scambi gassosi”.
Lo studio, condotto in collaborazione con l’Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione (Ismett) di Palermo e l’Università di Pittsburgh, si è avvalso di un approccio combinato ex-vivo e in vitro, valutando sia campioni chirurgici provenienti da pazienti affetti da Bpco, sia appositi sistemi/modelli di malattia generati dalla stimolazione di cellule delle vie aeree con estratti di fumo di sigaretta.