Il 23 maggio ‘Giornata mondiale della tiroide’
Il ministero della Salute ha avviato “una serie di azioni per rilanciare con rinnovato entusiasmo il concetto di iodoprofilassi”. Lo ha annunciato il ministro Renato Balduzzi nel messaggio inviato alla tavola rotonda in occasione della Giornata Mondiale della Tiroide, che si celebra oggi.
Il ministro della Salute ha quindi ringraziato l’Associazione Italiana Tiroide (AIT), l’Associazione Medici Endocrinologi (AME), la Società Italiana di Endocrinologia (SIE) e il Comitato delle Associazioni dei Pazienti Endocrini (CAPE) per “l’impegno costante a contrastare le patologie tiroidee e per le attività di studio, ricerca e formazione riconosciute nel nostro Paese e nel mondo”.
Un particolare ringraziamento, scrive Balduzzi, “va al presidente onorario dell’Associazione Italiana Tiroide, Aldo Pinchera, che da sempre svolge le sue attività con entusiasmo e professionalita’ encomiabili”. Quindi ha ricordato “l’importanza dello iodio e della sua assunzione indispensabile con la dieta ormai è una informazione nota a tutti: in molti Paesi del mondo, tra cui l’Italia, lo iodio è presente in quantità così esigue nel suolo, nelle acque e negli alimenti, che il fabbisogno minimo giornaliero necessario per una normale attività tiroidea non può essere soddisfatto”.
L’impatto che le patologie tiroidee hanno sulla popolazione italiana è significativo: piu’ del 10% della popolazione si ammala di gozzo. Dato ancor più preoccupante, per il ministro, è quello sulla popolazione giovanile residente in alcune aree del Paese “dove il il gozzo può superare la prevalenza del 20%.
Ci sono quasi 30mila ricoveri ordinari con diagnosi di gozzo semplice, cioè quasi 50 ricoveri ogni 100mila abitanti, con un impatto economico stimato in oltre 150 milioni di euro all’anno”. Il ministero della Salute, nell’ambito dei suoi compiti istituzionali, “è da anni impegnato per realizzare un’efficace iodoprofilassi, quale importante misura preventiva di sanità pubblica”, ha spiegato Balduzzi, “sono
lieto di comunicare che, nell’ambito delle attività finalizzate alla promozione della corretta alimentazione, il Dicastero ha avviato una serie di azioni per rilanciare con rinnovato entusiasmo il concetto di iodoprofilassi. Attualmente è in corso un intervento di modifica della legge n. 55 del 2005 che ad oggi non prevede sanzioni agli obblighi previsti; in particolare sono state inserite sanzioni (da 1.000 a 10.000 euro) in caso di mancata disponibilità di sale iodato nei punti vendita; mancata disponibilità di sale iodato nell’ambito della ristorazione pubblica, quali bar e ristoranti e di quella collettiva, quali mense e comunità; mancata esposizione della locandina informativa negli esercizi di vendita in prossimita’ degli espositori”.
Inoltre è in corso di emanazione un provvedimento che definisce una nuova locandina da esporre negli scaffali di vendita del sale, come remind per il consumatore sull’utilizzo del sale iodato. Accanto a questa iniziativa, “stiamo realizzando ulteriore materiale informativo, con collaborazione delle Regioni e delle Società scientifiche, sia per i consumatori sia per gli operatori di settore, in particolare la Grande Distribuzione Organizzata, per una azione di sensibilizzazione all’acquisto di sale iodato”.
Giornate come quella di oggi che affrontano la problematica sotto gli aspetti clinici, sociali e preventivi, ha concluso il ministro, “rappresentano uno stimolo anche per le istituzioni che possono essere incentivate a calibrare in senso migliorativo le politiche nutrizionali del Paese”.