Testato già con ottimi risultati a Perugia

L’esoscheletro renderà autonomi i pazienti costretti sulla sedia a rotelle

di oggisalute | 23 maggio 2012 | pubblicato in Attualità
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A Umbertide è stato testato su pazienti affetti da lesioni midollari gravi, con ottimi risultati. E’ l’esoscheletro ‘Ekso’ della società americana ‘California Ekso Bionics’, di recente acquisizione dell’area robotica dell’istituto Prosperius Tiberino. A ufficializzare stamani l’arrivo del nuovo dispositivo medico all’interno del centro di riabilitazione umbertidese sono stati Mario Bigazzi, Ad dell’istituto, Marco Caserio e Paolo Milia, rispettivamente direttore sanitario e responsabile area neurologica dello stesso.

All’incontro, al quale hanno preso parte Franco Tomassoni, assessore alla sanità della Regione Umbria, Rene’e Maschke, responsabile della struttura complessa dell’Unità spinale unipolare dell’azienda ospedaliera di Perugia e Giampiero Giulietti, sindaco di Umbertide è stato spiegato che “si tratta – ha commentato Mario Bigazzi – della realizzazione di un progetto che è partito cinque anni fa. Il traguardo massimo, per noi, sarà quello di dotare i pazienti di un apparecchio individuale, che potranno utilizzare nella loro vita e non solo in un ambiente ospedaliero. Prendere una cosa dall’armadio o alzarsi da una sedia sono piccoli gesti quotidiani, che rappresentano una perdita enorme per il paziente e di cui potrà riappropriarsi. Il nostro obiettivo è quello di ridare a queste persone una vita sociale, attraverso la ripresa del lavoro o dello studio”.

L’istituto umbertidese ha dato il via al periodo di sperimentazione, durante il quale l’esoscheletro, un vero e proprio robot esterno capace di allungarsi fino a raggiungere un’altezza di 190 centimetri e di sostenere un peso di 100 chilogrammi, viene indossato da
diversi pazienti con lesioni spinali costretti sulla sedia a rotelle.

“Attualmente – ha precisato Marco Caserio – abbiamo testato alcuni pazienti con lesione midollare, completa o incompleta, che non avevano mai fatto uso di apparecchiature robotiche, e devo dire che tutti hanno risposto bene al trattamento”. I pazienti sono assistiti da uno staff composto da quattro fisioterapisti del centro, coadiuvato da alcuni membri della ‘California Ekso Bionics’, tra cui Andy Hayes, responsabile europeo della società americana. L’apparecchio è composto da quattro motori elettrici, localizzati sulle anche e
le ginocchia, quindici sensori, oltre a un sistema computerizzato che si trova sulla schiena, per una capacità di resistenza di circa tre ore, e da due stampelle intelligenti, che consentono al paziente di muoversi autonomamente.

“Stiamo testando l’apparecchio sui cosiddetti ‘test pilot’ – ha continuato Paolo Milia -, cioè pazienti neurologici con lesioni spinali presenti all’interno della nostra struttura e nella stessa unità spinale dell’azienda ospedaliera di Perugia, con cui abbiamo iniziato un percorso di comune accordo per il cammino riabilitativo del paziente”.

Commenti

  1. carmelo scrive:

    Sono affetto da sclerosi multipla e sono costretto su una sedia a rotelle da qualche mese sono interessato all’esoscheletro e spero che presto ci sia in tutta Italia la possibilità di provarlo e averlo

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