La ricerca è pubblicata su Proceeding of the National Academy of Sciences

Una crema nanotech ripara i danni genetici della pelle

di oggisalute | 30 luglio 2012 | pubblicato in Ricerca
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Riparare i danni genetici provocati nella pelle da tumori, malattie infiammatorie e invecchiamento con una crema semplicemente spalmata sulla pelle potrebbe essere divenuto realtà. L’efficacia di una emulsione capace di regolare i geni malati è stata dimostrata nei laboratori della Northwestern University e la ricerca è ora pubblicata su Proceeding of the National Academy of Sciences (PNAS).

La nuova tecnologia, inserita nella crema, si basa sull’impiego di nuovi carriers sferici di acidi nucleici, di diametro 1.000 volte inferiore al diametro di un capello, in grado di attraversare la barriera cutanea, entrare nelle cellule e raggiungere le proteine danneggiate spegnendo i geni responsabili delle alterazioni.

”La nuova tecnologia è stata dimostrata su modelli animali e di pelle umana e necessita di ulteriori approfondimenti ma il sistema funziona e non abbiamo riscontrato effetti indesiderati,” spiega Chad Mirkin che dirige il laboratorio di ricerca in patologie della pelle dell’universita’.

“I principali target della nuova nanotecnologia in grado di distinguere i geni mutanti da quelli normali, sono il melanoma e il carcinoma basocellulare, i processi infiammatori comuni a molte malattie della pelle come la psoriasi e le ulcere diabetiche ed infine l’invecchimaneto della pelle che provoca la formazione delle rughe”

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