Nuovo screening più efficace del Psa per il cancro alla prostata
Un nuovo metodo di screening scoperto dai ricercatori del NewYork-Presbyterian Hospital/Weill Cornell Medical Center e descritto sul Journal of Urology permette di identificare quali uomini con un alto valore della proteina Psa nel sangue avranno un tuore alla prostata aggressivo, anche quando la loro biopsia è negativa.
Il metodo messo a punto prevede l’utilizzo nei pazienti con alto Psa di due farmaci, il finasteride e il dutasteride, che hanno la funzione di diminuire le dimensioni della prostata: “La teoria è che se la Psa rimane alta quando questi farmaci hanno fatto effetto, o se i valori diminuiscono per poi tornare a salire, potrebbe esserci un tumore – scrivono gli autori – quando la ghiandola è resa più piccola, inoltre, la biopsia diventa più efficace”.
Per testare il metodo sono stati arruolati 276 pazienti con Psa alta, e in una prima fase a 97 di questi sono stati dati 0,5 milligrammi al giorno di uno dei due farmaci, misurando la Psa dopo 6 e 12 mesi e facendo una biopsia a tutti dopo un anno. Questa parte dello studio ha dimostrato che la riduzione del volume della prostata è avvenuta in tutti, ma è stata molto maggiore in chi poi ha avuto una biopsia negativa.
Nella seconda fase dello studio 179 pazienti hanno ricevuto lo stesso trattamento farmacologico, ma hanno avuto la biopsia solo se la Psa rimaneva a livelli alti. In tutto l’esame è stato fatto su 42 uomini, metà dei quali aveva il cancro, che invece era assente in coloro che non avevano fatto la biopsia:
“Quindi abbiamo evitato biopsie non necessarie – sottolineano gli autori – mentre siamo riusciti ad identificare con successo i casi di tumore”.