Il Pilates per riabilitarsi dopo un intervento chirurgico
Il Pilates oggi viene impiegato nei programmi di riabilitazione dopo un intervento chirurgico, per migliorare i problemi motori dovuti all’età o traumi particolari. Perché i benefici – rafforzamento dei muscoli posturali e dell’elasticità corporea e miglioramento della respirazione – sono un ottimo supporto alle terapie farmacologiche.
“Dopo un intervento, per esempio, si tende molto a limitare i movimenti che coinvolgono l’area compromessa – dice Elena Bassetto, psicologa, psicoterapeuta e istruttrice di Pilates a Padova – Con il Pilates invece si lavora sul riequilibrio di tutte le fasce muscolari e di tutte le parti del corpo, favorendo il recupero generale. Senza contare che gli esercizi sono regolari, facili da imparare anche senza particolari abilità fisiche né competenze specifiche, allungano e tonificano i muscoli, senza svilupparli o ingrossarli, come succede con il Body Building”.
Negli Stati Uniti è nato il programma Pink Ribbon, un allenamento specifico per le donne operate di cancro al seno che combina esercizi di Pilates con altri specifici che lavorano sul benessere globale del corpo. Da poco Pink Ribbon è arrivato anche in Italia e Claudia Fink, formatrice senior, organizza corsi di formazione agli insegnanti.
Presso la Casa di Cura San Pio X di Milano, invece, si tengono corsi mirati per malati di Parkinson, in quanto il Pilates migliora alcuni aspetti invalidanti di questa malattia, come la rigidità, l’instabilità posturale e la mancanza di equilibrio. A parte la ‘versione’ classica nata a New York agli inizi del 900 per allenare i ballerini, oggi il Pilates si declina in diverse varianti.
Tra le più diffuse lo Yogilates che combina il Pilates allo yoga, puntando, oltre che sull’allenamento, su un rilassamento della mente. Comprende le posizioni di yoga che si basano su allineamenti precisi, sulla flessibilità, sulla concentrazione tramite un ascolto costante del respiro che guida ogni movimento.
Il Cardiolates, invece, utilizza un tappeto elastico (chiamato Rebound) su una superficie instabile, in modo da stimolare i muscoli a mantenere una posizione eretta e a potenziare, così, i benefici cardiovascolari. In acqua si pratica l’Acqualates, più dinamico e drenante, mentre il Tangolates è una fusione di Pilates e Tango che si esegue in coppia, realizzando esercizi in verticale, coreografie con passi, movimenti aerobici a ritmo di tango.
Il Facial Pilates è una specie di ginnastica facciale anti-rughe centrata soprattutto sulla respirazione e il controllo, anche mentale, delle fasce muscolari, stimolando la microcircolazione di tutto il viso. Tra le adepte molti attrici americane, come Reese Witherspoon, Madonna e Sarah Jessica Parker (a Hollywood il Pilates, in tutte le sue forme, è molto praticato, tant’è vero che viene chiamato la ‘ginnastica delle star’) che lo utilizzano come effetto lifting in alternativa alla chirurgia. Tra le ultime novità, c’è anche il Pilates in versione ‘casalinga’.
Aeropilates è una panca attrezzata da tenere anche a casa che sviluppa la propria tecnologia attorno ai quattro cavi e il piano scorrevole che la compongono. Si possono eseguire gli esercizi aerobici da sdraiati, contribuendo a migliorare la salute cardiovascolare e a bruciare calorie, senza però sollecitare e affaticare né le articolazioni né i muscoli.