Evitare il succo condensato

L’Aloe fa bene alla pelle ma attenzione agli effetti collaterali

di oggisalute | 19 settembre 2012 | pubblicato in Prevenzione
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Occorre fare chiarezza sull’aloe, uno dei rimedi naturali per la pelle più discussi. Molti siti internet ne decantano le qualità e sostengono che sia una panacea per tutti i mali. In realtà l’Aloe Vera (nota anche come Aloe Barbadiensis), una pianta conosciuta fin dall’antichità dagli Egizi, dai Maya e dai Cinesi, viene spesso mitizzata, senza tenere conto che può presentare anche effetti collaterali.

“Bisogna preferire il gel (che si ottiene dalla polpa) evitando il succo condensato che si ottiene dalla parte esterna delle foglie, ricca di antrachinoni, tra cui l’aloina, in grado di scatenare disturbi gastrointestinali – – dice Luca Avoledo, naturopata ed esperto di ecologia a Milano – Poi è necessario controllare sull’etichetta la quantità effettiva dei principi attivi presenti nel prodotto – dice Luca Avoledo, naturopata ed esperto di ecologia a Milano. – In particolare la percentuale di acemannano, che è un polisaccaride a cui si devono le proprietà dell’aloe. C’è differenza, per esempio, tra un bagnoschiuma all’aloe e le compresse di aloe titolate e standardizzate in acemannano, cioè con un contenuto preciso e costante del suo principio attivo più importante”.

La funzione principale dell’aloe, in generale, è quella antinfiammatoria e cicatrizzante: il gel, che si estrae dalla parte centrale della foglia, ha efficacia dimostrata nel trattamento di bruciature, di ustioni e nella cura della pelle (acne, dermatiti, eritemi).

“Le formulazioni particolarmente ricche di acemannano stimolano le difese immunitarie, perché questo polisaccaride promuove la produzione di chitochine, specifiche proteine che contrastano i virus e incrementano l’attività del sistema immunitario – dice Avoledo”.

Cautela anche ai preparati fai-da-te: tra le bufale che circolano in rete c’è persino una presunta ricetta (che mescola le foglie d’aloe, alla grappa e al miele) che va ad alimentare il mito dell’aloe anticancro, che è alquanto suggestivo, ma non supportato da studi scientifici adeguati, nonostante l’aloe-emodina, uno dei suoi costituenti, abbia valenza anti-tumorale.

“Eventualmente si tratta di sostanze isolate dall’aloe in modo selettivo e usate ad alti dosaggi, esattamente alla stregua di farmaci e come tali verrebbero messi in commercio se si dimostrassero efficaci, non certo del succo o delle compresse di aloe in vendita in erboristeria o on line – precisa Avoledo – In ogni caso bisogna stare attenti alle preparazioni casalinghe: senza saperlo possono essere eseguite con tutte le parti della pianta, comprese quelle nocive, come gli strati esterni della foglia, ricchi di antrachinoni e capaci di scatenare gli effetti collaterali”.

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