L’istituto ‘Regina Elena’ di Roma coordinerà lo Studio POCHER-2 per i tumori colon-retto
L’Istituto Regina Elena di Roma, all’avanguardia nella diagnosi e cura dei tumori colon-retto, coordina il nuovo Studio POCHER-2, frutto di un precedente progetto AIRC (pubblicato su British Journal of Cancer nel 2010), finalizzato al trattamento dei pazienti affetti da metastasi epatiche non-operabili e da neoplasie colo rettali.
Con la collaborazione di circa 12 centri italiani, l’Oncologia Medica A dell’Istituto Regina Elena andrà a confrontare uno schema terapeutico classico con il nuovo schema, ritenuto più efficace, entrambi in aggiunta alla chirurgia.
Ogni anno solo nel Lazio vengono diagnosticate circa 10.000 neoplasie colorettali (40.000 in Italia). Nel 40% dei casi la malattia recidiva dopo la chirurgia ed in 2/3 dei casi la recidiva è al livello del fegato. Inoltre circa il 25% dei pazienti presentano metastasi epatiche al momento dell’intervento.
”Lo studio POCHER, pubblicato nel 2010 sul British Journal of Cancer, dall’Equipe del nostro istituto – spiega Carlo Garufi- è stato il primo al mondo condotto con l’associazione di tre farmaci chemioterapici e il Cetuximab.
I 2/3 dei pazienti che hanno ricevuto tale trattamento insieme alla chirurgia hanno risposto in modo positivo raggiungendo un miglioramento significativo della sopravvivenza a 3 anni dalla diagnosi di metastasi epatiche.
L’obiettivo dello studio POCHER-2 è confrontare questo schema aggressivo con una terapia più semplice e meno tossica per i pazienti. Inoltre studieremo molti fattori biologici in modo prospettico al fine di comprendere meglio chi beneficia di più dalla terapia.
Durante il Workshop verranno presentati i nuovi dati di ricerca traslazionale – afferma Francesco Cognetti, Direttore dell’Oncologia Medica A – per aiutare meglio a comprendere i nuovi bersagli terapeutici, come le cellule staminali tumorali e i micro-RNA. Infine mostreremo i risultati di nuove terapie come quella intrarteriosa e la peritonectomia e sara’ riservato uno spazio all’ascolto del parere delle associazioni di pazienti”.
E il nuovo nuovo direttore Scientifico del Regina Elena, Ruggero De Maria, sta coordinando un progetto finanziato dall’AIRC finalizzato all’identificazione di terapie efficaci per la cura dei tumori avanzati.