Nasce la Rete Mediterranea d’eccellenza per i trapianti

di oggisalute | 2 ottobre 2012 | pubblicato in Attualità
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Si chiama ”South transplant alliance” la nuova rete dei trapianti che unisce Spagna, Francia e Italia, che la guiderà nel primo triennio, con l’obiettivo di trovare soluzioni condivise e una strategia comune internazionale nell’area mediterranea dell’Europa, per promuovere l’attività di donazione e di trapianto.

E’ questo il senso dell’accordo di cooperazione firmato ieri a Roma tra le agenzie dei trapianti dei tre paesi in cui si realizza il 50% di tutte le donazioni da cadavere in Europa. La South transplant alliance – sottolinea oggi DoctorNews – darà una risposta operativa alle Direttive europee sulla donazione e trapianto di organi, che puntano allo sviluppo di strategie comuni tra i paesi membri al fine di uniformare il piu’ possibile le procedure e di offrire uguali condizioni di cura a tutti i cittadini europei.

”E’ un grande accordo che conferma l’assoluta eccellenza italiana in questo settore e che fornirà importanti risultati” è stato il commento, in un messaggio video, del ministro della Salute Renato Balduzzi, condiviso da Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti.

”Un accordo particolarmente importante a livello europeo” ha detto Nanni Costa ”e che per noi rappresenta un riconoscimento del lavoro svolto in questi anni e che ha portato il sistema dei trapianti a essere un punto di riferimento internazionale”. La cooperazione tra i Paesi partner comprenderà la realizzazione del programma di donazione di rene cosiddetto cross-over, le donazioni internazionali per i pazienti di difficile trapiantabilità, la promozione della cultura della donazione e l’organizzazione di audit sulle attività dei centri.

Inoltre, ci sarà un particolare impegno per la cooperazione con le nazioni emergenti del Mediterranean transplant network e del Council of Europe, con l’obiettivo di ampliare il più possibile la rete fino a sviluppare collaborazioni con i paesi dell’area del Mediterraneo, del Mar Nero e della penisola balcanica.

”Le ragioni che hanno mosso la Spagna all’accordo con Italia e Francia sono molteplici” ha dichiarato Rafael Matesanz, direttore dell’Organizacion nacional de trasplantes spagnola ”non v’è dubbio che la prossimità territoriale e la similitudine di modello di sistema di donazione e trapianto siano un elemento di coesione”. E Karim Laouabdia, de L’Agence de la biomedicine ha concluso: ”Intendiamo condividere la nostra expertise con Italia e Spagna e arricchirci grazie anche all’esperienza dei nostri partner in tema di formazione”.

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