A 20 anni è possibile predire l’Alzheimer
I primi segni dell’Alzheimer, almeno del tipo ereditario, si possono vedere gia’ a 20 anni, due decenni prima che inizino i problemi cognitivi. Lo affermano due studi pubblicati dalla rivista Lancet Neurology, effettuato su una famiglia allargata colombiana di 5mila persone.
La famiglia scelta dal team di ricercatori internazionali coordinato dall’universita’ dell’Arizona e’ stata scelta perche’ soffre di una rara forma di Alzheimer dovuta a una mutazione genetica, con la malattia che colpisce un terzo dei membri una volta raggiunta la mezza eta’. Analizzando intorno ai 18 anni diversi membri sia con un test nel fluido spinale che con risonanze al cervello i ricercatori hanno scoperto che gia’ 20 anni prima della comparsa dei sintomi nel fluido c’e’ un accumulo di placche amiloidi, aggregati di proteine che nel cervello causano la malattia.
Inoltre i soggetti che poi si sarebbero ammalati mostrano gia’ a 20 anni una maggiore attivita’ dell’ippocampo e del paraippocampo, due aree del cervello legate alla memoria, segno che gia’ a quell’epoca i neuroni ‘fanno piu’ fatica’ a fissare i ricordi: ”Questa scoperta ci da’ dei nuovi possibili obiettivi da colpire – spiega Nick Fox dell’university College di Londra in un commento sulla rivista – in un momento in cui le funzioni cerebrali non sono ancora compromesse”.
La famiglia, riferisce la rivista, entrera’ ora a far parte di un test clinico su un farmaco che potrebbe rallentare lo sviluppo della malattia.