Contro l’obesità più frutta nelle bibite
”Trovo alquanto singolare che una Associazione si preoccupi di tutelare soltanto gli interessi economici dei propri associati senza tener conto dei possibili vantaggi, in termini di salute, per i consumatori dei loro prodotti. Ritengo che, in questi anni, i produttori di bibite, rese appetibili con aggiunta, talvolta eccessiva, di zuccheri o dolcificanti, avrebbero potuto e dovuto innovare e riformulare i loro prodotti per contribuire al miglioramento nutrizionale degli stessi, cosa che peraltro e’ gia’ avvenuta con impegni sottoscritti da altre Associazioni di produttori di alimenti”.
Lo dice il ministro della Salute Renato Balduzzi, in riferimento a notizie stampa sul recente provvedimento legislativo che ha innalzato il contenuto minimo di frutta nelle bibite ed alle proteste di alcune aziende alimentari che auspicano che l’UE blocchi la norma.
”La disposizione in questione mira ad introdurre misure in linea con l’azione della Commissione europea per la promozione di piu’ corretti stili di vita anche in ambito alimentare, enunciata nel Libro bianco della Commissione Europea ‘Una strategia europea sugli aspetti sanitari connessi all’ alimentazione, al sovrappeso e all’obesita” del 30 maggio 2007, e ribadita nella Risoluzione del Parlamento europeo del 9 ottobre 2008 ‘Un impegno comune per la salute: Approccio strategico dell’Unione europea per il periodo 2008-2013′, che invita la Commissione a fare della malnutrizione, insieme all’obesita’, una priorita’ chiave nel campo della salute.
”Le azioni del Ministero della Salute – prosegue il ministro – sono volte ad interrompere il crescente aumento del numero dei bambini obesi con percentuali che arrivano in qualche Regione anche oltre il 40% della popolazione infantile. Dall’Indagine Okkio alla Salute 2010 promossa nell’ambito del programma europeo ‘Guadagnare salute’, si evince che rispetto ai dati del 2008 non si e’ incrementato il consumo di frutta e verdura nei bambini della terza classe primaria (23% non consuma quotidianamente frutta o verdura), mentre e’ aumentata la fruizione di bevande zuccherate e/o gassate passando dal 41% al 48%”.