Anno nuovo stile di vita nuovo: gli esperti consigliano il ‘Changing’
Cambiare le proprie abitudini e rinnovare le proprie convinzioni per iniziare il 2013 nel migliore dei modi : lo consigliano 7 esperti su 10 (71%), sposando la filosofia del Changing, lo stile di vita che dopo esser diventato tendenza in tutto il mondo e’ approdato anche in Italia. Per affrontare il rientro dalle ferie natalizie, secondo sociologi e psicologi essere piu’ flessibili e modificare le abitudini consolidate risulta imprescindibile.
Il cambiamento e’ una vera e propria terapia di vita che – spiegano – aiuta a scoprire se stessi (35%), tiene la mente sempre allenata (21%), fa aumentare l’autostima (24%) e trasmette positivita’ (17%).
E’ quanto emerge da uno studio promosso da Nescafe’ Changing Lab, condotto attraverso una serie di interviste a psicologi, sociologi, esperti di tendenze e opinion maker.
Malinconia (31%), depressione (27%), stanchezza (21%), ansia (15%) sono gli effetti negativi da post-vacanze natalizie. ma la filosofia del cambiamento secondo gli esperti offre dei vantaggi soprattutto dal punto di vista psicologico (67%), offrendo la possibilita’ di vivere meglio e combattere la crisi. Diversi studi dimostrano come la predisposizione al cambiamento aumenti il rendimento della mente, una caratteristica tipica delle persone carismatiche, creative e flessibili, aperte alle sperimentazioni.
”L’inizio del nuovo anno e’ uno dei momenti migliori – afferma la psicologa e psicoterapeuta Francesca Sacca’ – alla luce del fatto che nel corso delle vacanze si e’ avuto tempo per pensare e riflettere su se stessi. Lontani dall’ansia e lo stress della quotidianita’, si e’ piu’ lucidi per analizzare di cosa si ha realmente bisogno”.
Il cambiamento aiuta a scoprire se stessi (35%) e a riattivare gradualmente il cervello (21%), fatto riposare durante le vacanze. Cambiare inoltre fa aumentare la propria autostima (24%) e trasmette un senso di fiducia e positivita’ (17%). E le circostanze in cui e’ opportuno farlo, secondo gli esperti, sono quelle che portano maggiormente a fermarsi per riflettere se quello che si fa e’ giusto o sbagliato (39%), magari in seguito a un malcontento che si vive in ambito lavorativo/scolastico (21%) o nella sfera privata (24%), oltre che per quel senso di inadeguatezza che colpisce parecchie persone quando non trovano piu’ gratificante quello fanno o vivono (16%).
Parola d’ordine cambiamneto, dunque, e si comincia dai piccoli passi, magari privandosi di qualcosa che si ritiene necessario per capire che non e’ del tutto insostituibile. E mettere momentaneamente in secondo piano le proprie esigenze (18%) per predisporsi meglio alla novita’, e quindi favorire l’apertura mentale a tutto cio’ che e’ al di fuori della normale percezione del bisogno. Sono poi 4 su 10 (38%) a suggerire che puo’ tornare utile iniziare a coltivare interessi diversi o ad appassionarsi ad altre cose.
Ma ”senza ragionare troppo sulle cose” (16%), perche’ temporeggiare piu’ del necessario porta a non prendere mai una decisione, giusta o sbagliata che sia.
Cosi’, via libera a nuovi metodi sia al lavoro che a scuola, a rinnovare il proprio look, a cambiare orari e abitudini quotidiane. Basta poco: modificare ogni tanto il tragitto che si compie abitualmente per andare a lavoro, provare un supermercato diverso da quello dove di solito si fa la spesa, oppure (25%) concedersi un’uscita serale in un giorno della settimana in cui invece si e’ soliti andare a letto presto (34%).