Test genetici acquistabili sul web
I test genetici predittivi, sempre più diffusi grazie a una diretta accessibilità all’acquisto tramite il web, non hanno ad oggi dimostrato di avere una reale valenza clinica. Possono,anzi,presentare dei rischi per il consumatore, oltre che un aggravio dei costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale. E’ quanto emerge dall’ultimo Rapporto congiunto EASAC, il Comitato di consulenza delle Accademie Scientifiche Europee, e FEAM, la Federazione delle Accademie Europee di Medicina, intitolato “Test genetici diretti al consumatore per scopi sanitari nell’Unione Europea”. Il rapporto vede tra gli autori Stefania Boccia, professore associato dell’Istituto di Igiene dell’Università Cattolica di Roma e responsabile del Laboratorio di genomica in sanità pubblica e coordinatore nazionale del gruppo GENISAP, presso il Dipartimento di Sanità Pubblica del Policlinico A. Gemelli diretto dal prof. Walter Ricciardi. Sebbene in Italia il fenomeno non sia così rilevante come negli Usa, e’ documentato un utilizzo piuttosto inappropriato dei test genetici predittivi di suscettibilità, con ricadute anche sui costi per il Servizio sanitario nazionale. “Al fine di governare la diffusione e l’utilizzo
improprio di tali presidi – ha affermato la professoressa Boccia – per la prima volta in Italia sono state avviate delle specifiche azioni”. Tali azioni sono state finanziate nel contesto delle attività del Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CCM) del inistero della Salute e in particolare con il progetto denominato Test genomici predittivi: censimento in alcune regioni italiane per
l’istituzione di un registro dell’offerta, e promozione di interventi formativi per i medici prescrittori”. Tra le iniziative in campo, il progetto prevede la creazione di una piattaforma di e-learning (attiva dal mese di marzo 2013 per un anno, ed accessibile gratuitamente per 2000 utenti medici) a supporto della formazione di medici di medicina generale, medici igienisti, medici specialisti in oncologia, ginecologia e neurologia, ai fini dell’appropriata prescrizione e
interpretazione dei test genetici predittivi. Per il ministro della Salute, Renato Balduzzi: “La medicina predittiva e’ una delle frontiere del futuro. Ma bisogna evitare che diventi un business. E bisogna fare in modo che si ispiri al criterio dell’appropriatezza”.