Carcinoma esofageo. Presto terapie innovative
Nel corso degli ultimi 30 anni, in particolare nei paesi occidentali, l’incidenza del cancro all’esofago è aumentata del 600 per cento. I tassi di sopravvivenza per questa tipologia di tumore non superano i cinque anni e riguardano il 15-20 per cento dei casi.
Spesso la patologia è la conseguenza di una malattia chiamata “esofago di Barrett“, causata dal reflusso acido cronico. Da poco, però, sono state scoperte mutazioni di 26 geni associabili allo sviluppo del cancro all’esofago. Mutazioni che potrebbero diventare nuovi bersagli per terapie farmacologiche mirate e innovative.
La scoperta, che è stata fatta da un team di ricercatori coordinati da Adam Bass dell’Harvard Medical School, ha svelato il codice genetico delle cellule tumorali di 149 pazienti. I dati acquisiti sono stati comparati a quelli raccolti dall’analisi di cellule sane per identificare le variazioni correlabili all’insorgenza del carcinoma dell’esofago.