Sclerosi multipla? Tubercolosi? Possibili nuove vie di cura
E’ una ricerca tutta italiana quella che potrebbe aprire nuove vie di cura contro alcune infezioni che possono cronicizzarsi come, ad esempio, la tubercolosi e le malattie autoimmuni. Lo studio condotto da ricercatori dell’Università Cattolica di Roma-Policlinico Gemelli, ha scoperto una sorta di “grilletto” molecolare che spara i linfociti all’attacco degli agenti infettivi che hanno invaso il nostro corpo. Pubblicata sulla rivista scientifica PlosOne e supportata dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla la ricerca mette in luce come tale meccanismo viene azionato da molecole batteriche rilasciate dal patogeno stesso, che se mal funzionante, può contribuire al cronicizzarsi di infezioni o al riacutizzarsi di malattie autoimmuni come la sclerosi multipla.
Lo studio, svolto utilizzando il Micobatterio della tubercolosi, e’ stato coordinato dal professor Francesco Ria, docente di Immunologia ed Immunopatologia presso la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica di Roma.