Il parere

Roy de Vita e Maurizio Nava:lo studio non è convincente

di oggisalute | 7 maggio 2013 | pubblicato in Attualità,Ricerca
Roy de Vita - Maurizio Nava

“Lo studio non è convincente”. Questo è il parere di Roy de Vita, primario dell’Istituto Tumori di Roma e di Maurizio Nava, direttore Unità di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori sullo studio pubblicato dal British Medical Journal secondo cui le protesi al seno nasconderebbero i tumori.

“Gli stessi autori della ricerca – aggiunge de Vita – ammettono di non essere in grado di concludere che vi sia correlazione tra l’incidenza di tumori al seno e le protesi mammarie, né che vi sia un diverso tasso di sopravvivenza delle pazienti con protesi rispetto a quelle senza.

Va aggiunta poi un’ulteriore considerazione: oggi, rispetto allo studio condotto, nuovi mezzi diagnostici, quali mammografia digitale, tomo sintesi mammografia ed ecografie di nuova generazione consentono diagnosi per immagini molto più approfondite rispetto a soli 5 anni fa.

Sul fronte della prevenzione, le donne che si sono sottoposte ad aumento del seno con protesi mammarie devono continuare, dopo l’intervento, i controlli previsti secondo l’età. Clinici, con il chirurgo plastico e il senologo, almeno una volta l’anno, e strumentali, eco e mammografia. Importante è informare il radiologo senologo che si è portati trinci di protesi mammarie”.

E sottolinea Maurizio Nava:”insieme ad altri esperti stiamo revisionando il lavoro e invieremo una lettera all’editor poiché se gli stessi autori affermano l’inconsistenza dei dati, non si può creare un panico ingiustificato in milioni di donne operate sia per estetica ma sopratutto per ricostruzione.”

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