Pane bianco: elevate quantità aumentano rischio ictus
Esiste uno stretto rapporto tra consumo di carboidrati ad alto indice glicemico, come pane bianco e zucchero, e l’insorgenza di ictus. E’ questo il risultato di uno studio condotto dai ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano guidati da Vittorio Krogh, responsabile della struttura complessa di Epidemiologia e Prevenzione.
Una dieta, ad alto carico glicemico, non solo aumenta il rischio di cancro ma anche quello di altre malattie cronico degenerative.
Il lavoro, appena pubblicato sulla rivista scientifica PLOS ONE, fa parte del progetto EPICOR, studio sull’associazione tra dieta e incidenza delle malattie cardiovascolari in Italia che nasce come satellite del grande studio oncologico EPIC (European Investigation into Cancer and Nutrition) svolto in Italia su oltre 47000 volontari a cui l’istituto partecipa insieme ad altri 22 centri in 10 paesi europei.
E’ stato proprio nello studio EPIC ( pubblicato ad aprile dello scorso anno su Nutrition Metabolism and Cardiovascular Disease) che lo stesso gruppo di ricercatori aveva messo in evidenza come una dieta ad alto carico glicemico fosse associata ad un maggior rischio di tumore alla mammella.
Obiettivo principale di EPIC è studiare il ruolo dei fattori alimentari e lo stile di vita (in particolare il fumo, il sovrappeso e l’obesità, e l’attività fisica) nella genesi dei tumori ma anche nell’ambito di malattie non oncologiche quali quelle cardiovascolari.
Una ricerca che ha permesso di osservare che chi consuma in grande quantità carboidrati ad alto indice glicemico, come pane bianco, zucchero, miele, marmellata, pizza e riso ha un rischio più elevato dell’87 per cento di essere colpito da ictus.
Sottolinea Sabina Sieri, biologa e nutrizionista dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano: “con questo lavoro l’indice glicemico degli alimenti si conferma un fattore importante nella definizione di una dieta sana. Conoscere l’indice glicemico di un alimento e privilegiare il consumo di cibi a basso carico glicemico diventa quindi sempre più rilevante per la prevenzione delle malattie cronico-degenerative”.
Alimentazione, indice glicemico e rischio di ictus
L’indice glicemico di un alimento misura la velocità con cui il cibo fa aumentare i livelli di glucosio nel sangue. La “risposta glicemica” a ciascun pasto è influenzata non solo dall’indice glicemico dei singoli alimenti ma anche, in misura determinante, dal “carico glicemico” cioè dalla quantità di carboidrati in esso contenuto.
Cibi ad alto contenuto di carboidrati ad alto indice glicemico sono, ad esempio, il pane, lo zucchero, la pizza, ma anche il riso; al contrario, hanno un alto contenuto di carboidrati a basso indice glicemico gli alimenti integrali, la pasta, i legumi e la frutta. Questi ultimi sono digeriti lentamente e quindi determinano un limitato picco della glicemia e una bassa risposta insulinica. Al contrario, il consumo di alimenti ad alto indice glicemico aumenta rapidamente la glicemia e la risposta insulinemica.
L’associazione tra il consumo di carboidrati ad alto indice glicemico e rischio di ictus scoperta da questo studio supporta l’ipotesi che un’elevata glicemia post-pranzo possa essere il meccanismo sottostante all’aumentato del rischio di ictus.