Stop al fumo
Anche nei giardini pubblici
E’ favorevole all’estensione del divieto di fumare anche nei giardini pubblici, alle fermate degli autobus, negli stadi, nelle stazioni e a proibire l’uso della sigaretta elettronica a bordo dei treni la maggioranza degli italiani.
Lo dimostra un’indagine resa nota dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Fabrizio Oleari durante la presentazione della campagna contro il fumo “sFRECCIA contro il fumo”, promossa dall’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il ministero della Salute e le Ferrovie dello Stato Italiane.
Un programma di prevenzione e salute contro le malattie provocate dal tabacco anche dalla Fondazione Umberto Veronesi che si concluderà il 31 maggio, Giornata mondiale senza fumo.
Dall’indagine, condotta dalla Doxa, è emerso che rispetto al divieto di usare la sigaretta elettronica a bordo dei treni sono favorevoli il 53,2 per cento di tutta la popolazione intervistata ed il 42,6 per cento dei fumatori.
All’estensione del divieto di fumo nelle stazioni sono, invece, favorevoli il 60,6 per cento degli intervistati; tale percentuale, però, scende al 31,4 per cento tra i fumatori del campione Doxa.
“E’ interessante osservare – ha sottolineato Fabrizio Oleari – come il 53,8 per cento di tutti gli intervistati si ritenga favorevole al divieto di usare la sigaretta elettronica in luoghi pubblici, mentre tra i fumatori viene registrato un 43 per cento di consensi”.
La maggioranza degli intervistati ritiene utile l’estensione del divieto di fumo alle fermate degli autobus (59,7 per cento), negli stadi (64,1 per cento) e nei giardini pubblici (60,1 per cento), mentre l’estensione dei suddetti divieti riscuote l’approvazione di circa un terzo dei fumatori (fermate autobus 28,3 per cento, stadi 35,8 per cento, giardini pubblici 33,2 per cento).
“Un consenso particolarmente elevato – affermano dall’Istituto Superiore di Sanità – riscuote l’estensione del divieto di fumare nelle aree aperte degli ospedali (72,4 per cento della popolazione generale e 52,8 per cento dei fumatori) e nei cortili delle scuole (80,2 per cento della popolazione generale e 66,7 per cento dei fumatori).