Il legislatore cieco
“La legge 40? Sarebbe stato più onesto fare un’unico articolo:in Italia è vietata la fecondazione assistita”. Inizia così il suo intervento Filomena Gallo presidente dell’Associazione Amica Cicogna e segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, a Palermo per presentare il suo libro Il legislatore cieco – I paradossi della legge 40 sulla fecondazione assistita, scritto con la giornalista Chiara Lalli.
“Il legislatore -dice – non è stato cieco ma bendato, volutamente bendato. Dall’anno in cui è stata promulgata la legge, le coppie che aspiravano a diventare genitori sono state messe sul banco degli imputati, ma noi (come associazione n.d.r.) siamo andati nei tribunali a supportarli”.
Il libro (Editori Internazionali Riuniti) è una raccolta di storie di coppie “che – afferma Filomena Gallo – hanno contribuito a rendere la legge 40 meno ingiusta”.
Le coppie con le loro storie dolorose, le loro odissee, i loro sogni, a volte spezzati, il loro dover “cercare” all’estero un figlio negato da una legge, appunto, cieca che “ha normato -dice il segretario nazionale dell’associazione Luca Coscioni- le tecniche riproduttive facendo vincere posizioni moralistiche e paternalistiche“.
“Chi ha soldi – dice il Adolfo Allegra, direttore di ANDROS Day Surgery – non ha grossi problemi. Però bisogna stare sempre attenti alle scelte che si fanno. Recentemente – aggiunge il ginecologo palermitano – mi è capitato di vedere esami totalmente errati che provenivano da una struttura in Spagna”.
“E’ triste dover “espatriare” o dover ricorrere ad un tribunale per avere un figlio. L’accesso alle cure – incalza Filomena Gallo – non deve essere ‘consentito’ ma ‘garantito’per legge”.
Oltre a “pezzi di vita”, come quella di Camilla, che insieme al suo compagno vorrebbe destinare alla ricerca i loro embrioni non idonei alla riproduzione, invece di ‘abbandonarli’ nel freezer di un laboratorio, nel libro troviamo un’analisi dettagliata delle leggi in materia vigenti in Italia e il raffronto con le norme europee e mondiali.
“Il 4 luglio – anticipa Filomena Gallo – presenteremo un disegno di legge per l’abrogazione parziale della legge 40.
Sarà sottoscritto da molti parlamentari, sia della maggioranza che dell’opposizione. Ma – aggiunge – non mi illudo. Non so se questo ddl arriverà da qualche parte. Ma quello che è certo è che noi non molleremo“.