Oncologi: tagli alla sanità incidono su capacità cure
Potrebbero incidere sulle capacità di curare al meglio i malati di cancro. E’ quello che pensa il 90 per cento degli oncologi siciliani, dei tagli alla sanità nella Regione.
Il dato allarmante emerge da un sondaggio dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), al quale hanno risposto circa il 45 per cento degli oncologi operanti in regione.
I risultati del sondaggio sono stati illustrati in un seminario a Catania promosso dall’Aiom con il patrocinio della Sifo (Società italiana di farmacia ospedaliera) e della Sif (Società italiana di farmacologia).
Dall’indagine risulta il 92 per cento degli oncologi utilizza farmaci biotecnologici e il 62 per cento ritengono che la decisione sull’eventuale sostituibilità con i biosimilari, prodotti simili ma non uguali ai più complessi originali biotech, debba essere di esclusiva competenza dello specialista.
Il livello di conoscenza dei biosimilari nell’isola è superiore rispetto alla media nazionale: il 68 per cento degli specialisti ne danno una definizione corretta (il dato italiano è del 24 per cento).
Per il 68 per cento la prossima introduzione dei biosimilari di anticorpi monoclonali può favorire il contenimento dei costi, anche se il 26 per cento sostengono che sia più utile cercare margini di risparmio in altre voci di spesa.
Il tema della sicurezza per i pazienti resta centrale. Per il 38 per cento degli specialisti infatti le maggiori criticità legate all’uso dei biosimilari derivano dal fatto che diversa potrebbe essere l’efficacia rispetto all’originatore, per il 20 per cento potrebbero avere un diverso grado di immunogenicità, il 12 per cento temono possibili allergie, mentre il 30 per cento non ravvisano criticità.
“I biosimilari attualmente disponibili, ad esempio le eritropoietine e gli ormoni della crescita di cui abbiamo esperienza clinica -ha detto Carmelo Iacono, presidente della Fondazione Aiom– derivano da composti originatori con struttura biologica più semplice rispetto a quanto non siano gli originatori degli anticorpi monoclonali, i cui prodotti biosimilari saranno commercializzati nei prossimi anni.
Con il tour itinerante in nove regioni vogliamo migliorare il livello di informazione dei clinici e dei farmacisti ospedalieri, confrontarci insieme con gli uffici dell’assessorato alla sanità con l’obiettivo – aggiunge Iacono – di fornire ai clinici ed agli amministratori strumenti utili nella pratica quotidiana”.