Trapianto di cellule midollari
Gemelli salvati da donatore non consanguineo
Linfoistiocitosi emofagocitica familiare (Lef).
Questa la malattia dei due gemellini di 12 mesi, di Bari, salvati da un trapianto di cellule midollari simultaneo grazie ad un donatore unico, non consanguineo.
Il doppio intervento che, anche se si è avuta notizia solo in questi giorni, è stato eseguito lo scorso febbraio all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma da Franco Locatelli, direttore del dipartimento di Oncoematologia.
I piccoli sono stati dimessi dopo alcune settimane di ricovero “in ottime condizioni e con un completo attecchimento delle cellule del donatore”, un dato che permette di considerare la patologia genetica definitivamente curata.
Il donatore è stato reperito sul registro statunitense, che rappresenta il più vasto dei registri dei donatori non consanguinei.