Palermo, patria dell’omeopatia
“Palermo è la patria dell’omeopatia. Risale, infatti, al 1841 il decreto di fondazione dell’Accademia Omeopatica di Palermo. La più grande accademia omeopatica d’Europa”.
Ad affermarlo è stato Edi Palmeri, presidente di LAMB (Libera Accademia di Medicina Biologica) alla presentazione dell’opuscolo “Medicina omeopatica e cenni di omotossicologia.Informarsi bene per curarsi meglio”.
Un opuscolo curato dall’ A.I.O.T., Associazione Medica Italiana di Omotossicologia che fornisce a tutti i cittadini un vademecum utile per promuovere una maggiore conoscenza in materia di medicine complementari/non convenzionali e che sarà distribuito nelle scuole palermitane.
“La scuola – ha detto l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Barbara Evola – gioca un ruolo chiave, ma non basta distribuire un opuscolo.
A settembre lo inseriremo in quello che io chiamo ‘Pacchetto Vivibilità’, ossia una serie di progetti che proporremo nelle scuole di Palermo come quello, ad esempio, del ‘Pedibus’ ovvero l’andare a scuola a piedi tutti insieme.
Iniziative che mirano a rimuovere le cattive abitudini di vita dei bambini e delle loro famiglie e a ripensare ad una serie di azioni pratiche che ci consentono di vedere come sarà la Palermo del futuro”.
“L’omeopatia – ha affermato il sindaco Leoluca Orlando – è medicina.
Abbiamo deciso di dare corso a quest’iniziativa e di aggiungere anche
Palermo all’elenco dei comuni virtuosi che ormai da tempo, con senso
della realtà e interesse verso i propri cittadini, considerano l’omeopatia una risorsa.
La Medicina complementare e in particolare l’Omeopatia, in tutte le sue forme – ha aggiunto Orlando – è in grado di garantire soluzioni ai problemi e ai continui scandali del Sistema Sanitario italiano, solo se si eliminano le anacronistiche barriere culturali e legislative nei confronti di questa ormai
accreditata disciplina”.
Secondo Giovanni Gorga, direttore degli Affari Istituzionali di Guna, azienda leader in medicina complementare “ormai in Italia 1 persona su 6, almeno una volta l’anno, utilizza prodotti omeopatici. Di fronte alla situazione economica in cui il Paese si trova – ha detto Gorga – non vi sono assolutamente più scuse da parte del ministero alla Salute per ritardare ulteriormente la definitiva regolamentazione dei medicinali omeopatici e dell’intero settore della low dose medicine, che – basandosi principalmente sulla prevenzione delle malattie – è il modo più ‘economico’ per prendersi cura della propria salute”.
Un ruolo fondamentale può essere rappresentato dalle farmacie.
“La farmacia – ha sottolineato Roberto Tobia, presidente Federfarma Palermo- U.TI.FARMA – rappresenta un valore aggiunto nel contesto della sanità.
Il farmacista in farmacia è non fornisce solo farmaci ma dispensa informazioni, consulenze, sapere e conoscenza tutelando, con i propri consigli, sia le fasce più deboli e meno abbienti della popolazione sia – chiosa Tobia – quanti, non pochi, si lasciano frastornare dalle mille informazioni a volte corrette a volte meno , che il ‘tam tam’ mediatico mette a loro disposizione”.
“E’ vero- aggiunge Edi Palmeri – il paziente è disorientato da messaggi a volte contrastanti. Deve essere informato adeguatamente e messo nella condizione di potere scegliere, comprendere e contribuire all’indirizzo terapeutico consigliatogli da medici esperti e adeguatamente formati. Ecco perchè – ha concluso il medico omeopata- accogliamo felicemente la proposta dell’assessore Evola di lavorare insieme in un percorso informativo“.