Chieti
”Triage avanzato” al pronto soccorso
Avviato il “triage avanzato” al Pronto Soccorso dell’ospedale di Chieti.
Con questa procedura adottata abitualmente nelle strutture che registrano un numero di accessi superiore a 25.000 l’anno e che permette di ottimizzare il tempo che precede la visita migliorerà l’assistenza nel Pronto Soccorso dell’ospedale cittadino.
Il “triage avanzato” prevede, infatti che l’attesa, da “passiva” diventi “attiva”, perchè in quello spazio vengono eseguiti gli accertamenti diagnostici in modo che che all’arrivo del medico siano già disponibili alcuni parametri che permettono di inquadrare meglio il paziente ai fini della diagnosi.
“E’ ormai noto a molti – chiarisce Maria Di Felice, responsabile del Pronto Soccorso di Chieti – che l’accesso ai servizi della medicina d’urgenza sia determinato non dall’ordine di arrivo degli utenti, ma da una valutazione clinica dei sintomi effettuata in sede di triage.
Ma mentre nella formula tradizionale tale procedura si limita a una sorta di intervista finalizzata all’acquisizione di elementi necessari a selezionare i pazienti in base alla gravità, nel triage avanzato l’infermiere, per i pazienti che ritiene a rischio, mette in atto una serie di pratiche assistenziali codificate.
Con questo modello si riduce il rischio clinico di un’attesa controllata, ma non assistita, e al tempo stesso è possibile codificare in modo più puntuale le priorità di intervento”.
E’ stata anche migliorata l’attenzione ai codici a “bassa priorità”, come verdi e bianchi. E’ stato infatti strutturato un ambulatorio per il paziente non urgente, così da facilitare eventuali consulenze evitando inutili affollamenti d’intralcio alle attività del Pronto Soccorso.