Sconfiggere le vertigini,
nel cervello dei ballerini la soluzione
Quarantanove persone fatte girare sedute su una sedia, in una stanza al buio. Non è un gioco dell’infanzia ma un esperimento condotto dai ricercatori dell’Imperial College di Londra per riuscire a trovare una cura alle temute vertigini. Un disturbo molto comune, come sappiamo: una persona su quattro, al mondo, ne soffre. Un problema la cui cura potrebbe risiedere nel cervello dei ballerini, una categoria totalmente immune a questo disturbo. Non si tratta, naturalmente, di una predisposizione genetica, ma del risultato di un percorso di allenamento che deve consentire di mantenere un perfetto equilibrio anche in condizioni di stabilità precaria e durante movimenti vorticosi. La sorpresa nella scoperta è che questo tipo di allenamento genererebbe delle modifiche a livello cerebrale.
Lo studio è apparso sulla rivista Cerebral Cortex e vi si sostiene che potrebbe aprire la strada a terapie ad hoc per chi soffre di vertigini croniche. “I ballerini sembrano essere in grado di allenarsi a non soffrire vertigini, che consistono nella sensazione che ci stiamo muovendo quando in realtà siamo fermi – ha detto Barry Seemugal, responsabile dello studio – perciò ci siamo chiesti se potessimo utilizzare gli stessi principi per aiutare i nostri pazienti”.
Dall’esperimento delle sedie girevoli, è emerso che nelle ballerine la sensazione di essere ancora in movimento. dopo essere state fermate, dura di meno, così come più brevi sono i riflessi oculari scatenati dagli organi dell’equilibrio presenti nell’orecchio, anzi, nelle danzatrici questi riflessi non sono nemmeno associati alla sensazione di roteare su se stesse. Ma i risultati non finiscono qui: sottoposti a risonanza magnetica sono state riscontrate delle differenze a livello cerebrale, sia nella corteccia (responsabile della sensazione di vertigine) sia nella porzione che elabora le informazioni provenienti dagli organi dell’equilibrio, che nelle ballerine risulta essere di dimensioni inferiori alla norma.