Camminare mezzora al giorno riduce i rischi tumorali del 30 per cento
Che camminare facesse bene nessuno lo aveva mai messo in discussione, la novità è che è stato dimostrato che bastano 30 minuti al giorno, associati a un’alimentazione sobria e ricca di fibre vegetali, per ridurre significativamente il rischio di cancro, in particolare quello alla mammella e al colon. Si parla di una riduzione statistica del 20-30 per cento, soprattutto della recidiva.
Così si legge sulle colonne della prestigiosa rivista internazionale Breast cancer research and treatment, dove è pubblicato uno studio effettuato negli ultimi cinque anni all’ospedale Sant’Anna di Torino, presentato in anteprima proprio ieri durante il convegno “Stili di vita per contrastare il cancro mammario”, presso l’Aula magna dell’ospedale Molinette del capoluogo piemontese.
Il sovrappeso e, in generale, la sedentarietà, un’alimentazione ricca di zuccheri raffinati o grassi e proteine animali determinano alterazioni metaboliche e ormonali che facilitano la crescita dei tumori e in particolare quelli alla mammella nella donna in menopausa. Questo risulta da numerose ricerche, tra cui lo studio Epic, che segue prospetticamente oltre 500 mila persone reclutate in 10 Paesi europei con abitudini alimentari molto diverse. Di grande importanza il fatto che un adeguato stile di vita emerge sempre più come strumento di prevenzione delle recidive tumorali ed integra efficacemente le terapie.
Come tale è pubblicizzato dal progetto Diana dell’Istituto tumori di Milano e nell’ambito della Rete oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta. Si raccomanda un’alimentazione sobria, autenticamente di tipo mediterraneo: pasta di grano duro possibilmente integrale, cereali integrali, verdure, frutta e pesce. Importantissima l’attività fisica non agonistica: una camminata di buon passo di 30-40 minuti cinque volte alla settimana. Oltre all’abbassamento del rischio cancro, vi sono i ben noti vantaggi per gli apparati muscolo-scheletrico e cardiovascolare.