“Pigliate ‘na pastiglia”… Integratori vitaminici?
Per gli esperti solo uno spreco di soldi
In tempi di crisi anche le famiglie dovrebbero tendere a fare spending review, eppure ci sono delle voci di spesa che non sembrano risentirne. Una di queste è quella relativa agli integratori vitaminici. Molti preferiscono risparmiare sulla qualità del cibo che dispone sulla propria tavola integrando con bevande e pasticche di vitamine. Ma servono davvero a compensare un’alimentazione squilibrata?
La risposta degli esperti è no. Ben tre studi pubblicati sulla rivista Annals of internal medicine ci dicono che questi integratori non servono a nulla e in dosi elevate possono anche arrecare danni alla salute. Un effetto placebo, dunque, che però non pare abbia effetti sulla prevenzione di malattie o sul miglioramento fisico. In particolare non allungherebbero di un giorno la vita né allontanerebbero problemi di memoria o cardiaci.
Questo scalfirà gli affari miliardari dell’industria degli integratori? Non possiamo saperlo. La pubblicità trova terreno facile nella pigrizia del cittadino medio, che a sua volta si difende dietro l’alibi dei ritmi della vita moderna che non consentirebbero di mangiare in modo salutare. Una tendenza che aveva cantato già in tempi non sospetti Renato Carosone, con la sua graffiante ironia, e che oggi ha raggiunto però il parossismo. “Sarebbe bello se tutti i problemi alimentari potessero essere risolti con una pillola. Purtroppo, non è questo il caso”, afferma Eliseo Guallar, professore di epidemiologia alla Johns Hopkins Bloomberg school of public health, invitando i consumatori a non buttar via il denaro.
A tutto ciò si aggiunge una scarsa o errata informazione, per cui non tutti sanno che questi integratori, in dosi massicce, possono anche arrecare danni fisici. E sia chiaro che non siamo nel campo delle opinioni. Le ricerche sono state effettuate sul campo. Il primo studio, per esempio, è stato condotto su circa 6.000 medici di sesso maschile: una parte del campione ha assunto quotidianamente, per 12 anni, un multivitaminico, la restante parte un placebo. Differenze rilevate nella capacità mnemonica? Nessuna. Va tuttavia detto che questo studio aveva registrato, probabilmente come effetto collaterale positivo, una riduzione dell’8% del rischio di cancro e del 9% di cataratta nel ‘gruppo multivitaminico’ rispetto al ‘gruppo placebo’.
Gli altri due studi, uno dei quali ha interessato oltre 450 mila casi, si sono concentrati invece sull’eventuale effetti sulle malattie cardiache o sulla durata della vita. Anche in questo caso i risultati non hanno evidenziato nessun effetto positivo, se non un lieve vantaggio sul rischio di cancro. In conclusione gli esperti hanno consigliato di risparmiare il proprio denaro per spese migliori, magari per investirli in un’alimentazione più sana, ben integrata, quindi, appunto, senza bisogno di integratori.
La ricerca parla degli integratori di vitamine in generale. Credo tuttavia che a una dieta squilibrata da compensare poi con i vari integratori sia sempre preferibile un’alimentazione integrata già alla fonte, ricca di fibre, vitamine, liquidi e sali minerali, quindi sostanzialmente dando forte prevalenza a cereali e legumi integrali, frutta e soprattutto ortaggi e verdura a foglia. Anche sale e zucchero introdotti, sebbene in piccole dosi, dovranno essere integrali. Proprio dovendo preferire il cibo integrale sarà particolarmente importante orientarsi sui prodotti bio. Costano di più, è vero, ma si potrebbe investire in bio il denaro risparmiato dal mancato acquisto di integratori vitaminici o altro cibo costoso e dannoso per la nostra salute. In particolare, la vitamina C è presente in molti cibi, come broccoli e agrumi, ma attenzione perché è una vitamina volatile: teme l’aria e la luce (quindi occorre conservare per esempio le arance in contenitori piuttosto chiusi e al buio) e il calore (quindi, se proprio necessario, cuocere poco e al vapore). Seguendo questi piccoli consigli credo che non serva alcun integratore di vitamina C.
Ma è lo stesso anche per i singoli integratori? Io so che integrare vitamina c, anche in pastiglie, previene numerose malattie, anche diverse forme tumorali!