Carie, un’epidemia fra i bambini
Complici snack e scarsa igiene orale
Carie tallone d’Achille degli italiani, soprattutto dei bambini. L’incidenza di questa malattia tra i più piccoli è infatti cresciuta negli ultimi cinque anni: sono circa 120 mila (21,6%) i bambini di quattro anni e quasi 250 mila (43,1%) i ragazzi di dodici che hanno questo problema. Il dato è ancora più significativo se si pensa che il 75% circa dei soggetti di quattro anni e il 50% circa di quelli di dodici anni, secondo l’analisi dei dati Oms, presenta più di una lesione cariosa necessitando quindi di più prestazioni odontoiatriche.
La prevalenza e la gravità della patologia cariosa sono significativamente più alte nei bambini appartenenti alle classi socio-economiche più basse. Tra i fattori di rischio la quantità, la frequenza e la consistenza dei carboidrati fermentabili consumati lontano dai pasti principali e la scarsa abitudine all’igiene orale. Ad accompagnare queste due armi di prevenzione, può essere il fluoro, purché si utilizzi solo in maniera topica, quindi applicata direttamente sui denti e non per via sistemica, con gocce e pillole, visto che di recente ne è stata ammessa l’inutilità senza escluderne i possibili effetti negativi.
Come spiega Raffaella Docimo, presidente della Società italiana di odontoiatria infantile (Sioi), “quando parliamo di prevenzione della carie – spiega la professoressa Docimo – parliamo di fluoro. Il suo utilizzo può essere considerato la pietra miliare della difesa della nostra salute orale. Ed è proprio questa la novità che troviamo nelle nuove Linee guida del Ministero della salute, alle quali il gruppo di lavoro della Sioi ha contribuito in maniera determinante, allineando l’Italia ai protocolli operativi internazionali. L’effetto preventivo post-eruttivo del fluoro, ottenuto attraverso la via di somministrazione topica, ad esempio utilizzando un dentifricio con il fluoro, o mediante la sua applicazione professionale sotto forma di gel, è considerato più efficace rispetto a quello pre-eruttivo, ottenuto attraverso la via di somministrazione sistemica, ovvero attraverso gocce o compresse. L’unica raccomandazione – precisa – è quella di utilizzare prodotti con una quantità di fluoro dosata in rapporto all’età del bambino”.
Le visite periodiche sono essenziali per la salute orale del bambino. I consigli su una corretta dieta da seguire e l’allenamento alle manovre di igiene orale dovrebbero essere promossi il prima possibile. La frequenza e la quantità dei cibi e delle bevande zuccherati deve essere ridotta e limitata ai pasti principali. Lavare i denti dopo aver mangiato deve essere la regola. Il ruolo dei genitori è cruciale per la promozione e per il mantenimento della salute orale nei primi tre anni di vita, per questo vanno supportati dalle raccomandazioni del pediatra e del dentista. Proprio in questi giorni è stato siglato un patto federativo fra la Sioi e Simpe (Società italiana medici pediatri). “Lo scopo – dice ancora Raffaella Docimo – è quello di promuovere percorsi comuni con i pediatri, mirati alla ricerca e alla formazione soprattutto in tema di prevenzione”.