Contraccezione ‘in pillole’. I 10 luoghi comuni
Sic: “Risultano un metodo efficace contro i tumori”
Cancro. Aumento del peso. Calo del desiderio. Sono solamente alcuni dei timori – infondati – che le italiane nutrono quando si parla di contraccezione ormonale. La Società italiana della contraccezione (Sic), l’associazione scientifica da anni impegnata nel favorire e nel diffondere lo sviluppo della ricerca e dell’informazione sul delicato tema della contraccezione, ha un decalogo per sfatare i falsi miti legati alla pillola e favorire una corretta informazione. Allo stesso tempo ha colto l’occasione per illustrare i benefici dei contraccettivi orali.
Al centro, in particolare, i benefici extra contraccettivi della pillola e l’attività protettiva degli estro-progestinici nei confronti di alcuni tumori. “Si tratta di benefici ancora non del tutto conosciuti dalle nostre connazionali”, spiega Franca Fruzzetti, della Clinica ostetrica e ginecologica, ospedale S. Chiara Università di Pisa. “È infatti ancora diffuso il credo opposto, ovvero che la pillola possa provocare il cancro; al contrario, studi clinici di grande rilevanza hanno dimostrato come gli estro-progestinici siano efficaci nel prevenire il tumore all’ovaio, il tumore all’endometrio e il tumore del colon retto”.
“Uno studio inglese condotto su oltre 300mila donne seguite per 39 anni – afferma Annibale Volpe, past president della Sic – ha dimostrato che la pillola non solo riduce la morbilità e mortalità per tumori, ma anche la mortalità in generale per qualunque causa. Inoltre, nonostante invisa a molte donne, l’amenorrea, ovvero la sospensione del ciclo mestruale, provocata da alcuni contraccettivi orali – aggiunge – produce un beneficio in termini di anemia da carenza di ferro e un minor ricorso a interventi chirurgici, con un conseguente maggior benessere quotidiano per le donne. Da non dimenticare poi che la pillola è in grado di curare l’endometriosi, una patologia che colpisce 1 donna su 10 (3 milioni in Italia) e potrebbe contribuire a prevenirla”.
“In tal senso una corretta informazione è essenziale – fa eco Francesca Merzagora, presidente dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) – sebbene infatti si sia progressivamente verificata una maggior apertura da parte delle donne al tema della contraccezione, accompagnata da un incremento dell’impiego della pillola, l’Italia è ancora tra i Paesi europei con il più basso tasso di utilizzo del farmaco anticoncezionale: il 16,2% contro il 21,4% della media europea”.
Pubblichiamo qui dieci punti per sfatare i luoghi comuni più diffusi:
- “La pillola fa venire il cancro”. Falso. Importanti studi internazionali hanno anzi evidenziato come l’assunzione del contraccettivo orale protegga dal tumore dell’ovaio, dal tumore del corpo dell’utero e dal tumore del colon retto. In generale, la protezione è proporzionale alla lunghezza del periodo di assunzione: per più tempo si è fatto uso della pillola, maggiore è la riduzione del rischio.
- “La pillola provoca tromboembolismo venoso (Tev)”. L’Ema e l’Aifa hanno recentemente confermato che la pillola aumenta il rischio di trombosi venosa, ma l’aumento del rischio è basso in termini numerici (circa 10 volte meno che in gravidanza) e dipende dalla dose e dal tipo di estrogeno presente nel composto e dal tipo di progestinico. Con le pillole che contengono estradiolo i dati di laboratorio dimostrano un rischio molto più basso, anche se mancano i dati epidemiologici. Oggi sappiamo che le complicazioni trombo emboliche sono dovute principalmente al dosaggio dell’estrogeno contenuto nella pillola e probabilmente alla sua struttura molecolare e in minor misura al tipo di progestinico. L’importante è trovare la pillola più indicata a meno di non essere predisposta, di avere una storia familiare di trombosi o di soffrire di malattie della coagulazione; in questi casi la pillola e anche gli altri contraccettivi ormonali non sono indicati (come indicato nel foglietto illustrativo di tutte le pillole).
- “La pillola toglie il desiderio sessuale”. Falso. Una scelta oculata del contraccettivo orale può favorire l’erotismo: alcune componenti della pillola riducono per esempio la secchezza vaginale. Inoltre una sessualità “libera”, scevra dalle preoccupazioni legate al rischio di una gravidanza indesiderata, può essere vissuta in maniera più soddisfacente e appagante.
- “La pillola non è adatta alle giovanissime”. Falso. La pillola, al contrario, è particolarmente indicata per le Teens: i contraccettivi orali per esempio sono efficaci nel ridurre lesioni infiammatorie e non infiammatorie dell’acne facciale. La pillola inoltre inibisce l’attività delle ovaie e ne riduce la produzione di ormoni androgeni. Di conseguenza limita perdita di capelli, seborrea, peluria indesiderata.
- “Non va bene prendere la pillola in pre-menopausa”. Falso. Come già accennato, La pillola contraccettiva protegge dal tumore dell’ovaioe per ogni 5 anni di utilizzo il rischio diminuisce del 20% e tale protezione si mantiene fino a 30 anni dalla sospensione Spesso il cancro alle ovaie – il cui picco di incidenza è intorno ai 60-65 anni d’età – viene diagnosticato tardivamente a causa della asintomaticità della fase iniziale: ecco perché la pillola costituisce un’importante opzione preventiva, soprattutto in fase di pre-menopausa.
- “A lungo andare la pillola può rendere meno fertili”. Falso. Quando si desidera una gravidanza, basta smettere di assumere il contraccettivo orale. Il ciclo mestruale tornerà ad avere le stesse caratteristiche “pre-trattamento”. La pillola non causa neppure eventuali malformazioni fetali, né può determinare un aumento degli aborti spontanei. Da evidenziare inoltre che i contraccettivi orali si sono dimostrati un’ottima arma per combattere l’endometriosi, patologia molto diffusa che può provocare infertilità.
- “La pillola può modificare il mio umore e peggiorarlo”. Falso. Recentemente, anzi, alcuni studi hanno evidenziato che i contraccettivi orali possono essere efficaci nel trattare la sindrome premestruale severa (che include ansia, irascibilità, depressione, difficoltà nelle relazioni interpersonali).
- “L’amenorrea provocata dalla pillola è pericolosa”. Falso. Durante il trattamento con la pillola estro-progestinica il rivestimento epiteliale dell’utero è generalmente più sottile rispetto a un normale ciclo ovulatorio. Di conseguenza la perdita mestruale risulta ridotta. La mestruazione, inoltre, può essere eliminata con l’utilizzo di efficaci regimi estesi di contraccezione ormonale. Sebbene a molte donne l’amenorrea non piaccia, è stato dimostrato che essa provoca un beneficio in termini di anemia da carenza di ferro e un minor ricorso a interventi chirurgici. La pillola è la terapia medica dell’endometriosi e potrebbe contribuire a prevenirla.
- “La pillola fa ingrassare”. Falso. Ormai esistono molti tipi di contraccettivi orali, anche naturali. La scelta del giusto contraccettivo, da concordare con il proprio ginecologo, permette di evitare la ritenzione idrica e dunque l’accumulo di grasso indesiderato.
- “Ho il ciclo mestruale irregolare: non posso prendere la pillola”: Falso. Uno degli effetti più noti e bene accettati dalle donne è proprio quello della regolarizzazione del ritmo mestruale “a orologio”. La maggior parte delle donne che assume la pillola sa con esattezza il giorno nel quale si verificherà il suo flusso mestruale.