Problemi alla bocca per 7 italiani su 10
Il 10% dei casi nasconde storie di violenza
Sono ben sette su 10 gli italiani che soffrono di patologie orali e disturbi associati. Da difetti di masticazione alla carie, dalle malattie dell’apparato di sostegno ad abrasioni dentali e disfunzioni dell’articolazione mandibolare, che possono creare dolori alla faccia e al collo, oltre a un mal di testa cronico. Sintomi che potrebbero essere evitati se si intervenisse precocemente. La patologia ortodontica, così si chiama, è tipicamente evolutiva e assume nel tempo caratteristiche sempre più complesse. L’ortodonzia intercettiva assume quindi il compito di intervenire precocemente.
Fondamentale diventa dunque l’intervento già nei primi anni di vita, visto che molti difetti dipendono da cattive abitudini nella masticazione assunte già nella primissima infanzia. Si può, ad esempio, intervenire per evitare l’uso prolungato del succhiotto dopo i tre anni o del succhiamento di una o più dita. La visita precoce, già a tre anni di età, permette di individuare queste abitudini e di interromperle con estrema facilità. In questo modo si possono prevenire e correggere eventuali malocclusioni o altre problematiche della bocca, allo scopo di evitare l’aggravamento della patologia e, in molti casi, un futuro intervento chirurgico.
Se ne è parlato nei giorni scorsi a Torino nel corso del 45° Congresso internazionale della Società italiana di ortodonzia (Sido) alla presenza di oltre 800 partecipanti da tutta Europa. Altro tema ampiamente discusso è stato quello relativo ai traumi dentali, dove per la prima volta si sono riunite, nella stessa sede, tutte le categorie operative coinvolte nel trattamento di queste patologie: operatori medici e sanitari, legali e rappresentanti delle forze dell’ordine. Si tratta di un fenomeno che colpisce tre persone su dieci e che solo il 4 percento degli operatori è in grado di trattare adeguatamente.
Spesso le cause di un trauma dentale sono rappresentate da infortuni, incidenti, gioco e attività sportive. Ma, troppo spesso, anche da episodi di violenza, che trasformano il fenomeno in una vera e propria emergenza. Secondo i dati resi noti dalla Sido, nel 59 percento dei casi si tratta di incidenti provocati dal gioco, nel 21 percento dalle attività sportive, nel 12 da atti di violenza e nell’11 da incidenti della strada. Tradotto in termini percentuali, questo significa che oltre il 10 percento di coloro che si presentano al pronto soccorso per traumi dentali nascondono storie di violenza, spesso mascherate con generiche ‘cadute dalle scale’.
Infine la Sido, da sempre in prima linea nell’ambito del volontariato professionale, ha continuato anche in questa tre giorni la sua campagna di sensibilizzazione a favore del Progetto nazionale di solidarietà a sostegno di quei bambini, tra i 9 e i 12 anni, affidati alle case famiglia. Nata nel 2006, l’iniziativa associa a ciascun professionista, socio Sido, un bambino con patologie della bocca, al fine di offrirgli gratuitamente prestazioni odontoiatriche e ortodontiche, in una sorta di “adozione clinica del sorriso”. Il progetto ha già coinvolto oltre 800 soci e curato oltre 300 bambini.