Stamina, nominato il nuovo comitato
Tre italiani e quattro stranieri
Saranno quattro stranieri e tre italiani i componenti del nuovo comitato che valuterà se autorizzare la sperimentazione del Metodo Stamina. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha firmato il decreto di nomina, dopo che – lo ricordiamo – il Tar del Lazio aveva delegittimato il primo comitato per via della sua composizione interna e quindi annullato la sua bocciatura al protocollo ideato da Davide Vannoni.
Il tribunale aveva ritenuto che i membri della prima commissione non fossero imparziali: alcuni di loro si erano infatti pronunciati già prima della nomina contro il metodo. Poco prima di Natale il ministro aveva allora selezionato un nuovo comitato, ma anche in questo caso erano state sollevate polemiche, in particolare sul nome del presidente Mauro Ferrari, che aveva rilasciato alcune dichiarazioni giudicate da gran parte della comunità scientifica invece troppo “aperturiste” verso Stamina.
Il nuovo presidente è Michele Baccarani, ematologo del Centro per lo studio delle cellule staminali del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. Gli altri membri sono Mario Boccadoro, del Dipartimento di scienze mediche dell’Università di Torino, Ana Cumano, dell’Institut Pasteur di Parigi, Curt R. Freed, della Divisione di farmacologia clinica e tossicologia dell’Università del Colorado, Moustapha Kassem, del Laboratorio di endocrinologia molecolare dell’ospedale universitario danese di Odense, Giuseppe Leone, dell’Università cattolica di Roma e Sally Temple dell’Istituto delle cellule staminali neuronali di Rensselaer, New York. Non è tardato il commento di Vannoni: “Sono stupefatto dell’assenza del professor Mauro Ferrari e questo mi fa mal presagire, per il resto sono persone che non conosco”.
Forse per evitare nuove polemiche il neo presidente non si èesposto: “Non ho commenti da fare, non è mio costume – ha detto – posso dire solo che ho saputo che lavorerò assieme a gente di peso professionale assoluto. Sono sollevato, sarà una decisione collegiale”. Il protocollo Stamina è stato dal primo comitato scientifico giudicato incompleto in alcune parti, copiato da Wikipedia in altre e senza carattere di scientificità, per questo anche potenzialmente pericoloso. Il nuovo comitato ha su di sé un grosso peso, perché da una parte non può ignorare il precedente giudizio e dall’altro deve tenere conto dell’autorizzazione alla sperimentazione firmata dal Parlamento italiano, senza contare la pressione dell’opinione pubblica e delle famiglie dei malati, che sostengono il diritto alla libertà delle cure, e mentre la procura di Torino sta per chiudere la seconda inchiesta sul metodo, nella quale Davide Vannoni risulta tra gli indagati.