Infezioni ospedaliere, mi lavo le mani, e tu?
Giornata mondiale dell’igiene delle mani
Le infezioni ospedaliere sono un problema di cui non possiamo lavarci le mani. Per questo oggi si celebra la Giornata mondiale dell’igiene delle mani, perché la causa principale della diffusione di infezioni nelle strutture ospedaliere sta proprio nel cattivo lavaggio delle mani.
Si stima che in Italia il 7% circa dei pazienti ricoverati (circa 600 mila), ogni anno, sia colpito da un’infezione correlata all’assistenza, più frequentemente urinaria, della ferita chirurgica, polmonite e sepsi e che il 30% di queste infezioni possono essere evitate con una accurata igiene delle mani. In tutta Europa, ogni anno, le infezioni ospedaliere costano 16 milioni di giornate in più di degenza e, conseguentemente, 7 miliardi di euro di maggiore spesa.
Vittime privilegiate sono le persone anziane o comunque indebolite da una malattia o dall’intervento stesso. Gli ospedali sono cioè il luogo privilegiato per la diffusione, sia perché è dove ‘girano’ più agenti patogeni, essendovi ricoverate persone con malattie anche infettive, e sia perché chi viene ricoverato in corsia, di norma, è un soggetto indebolito e quindi più esposto alla contrazione di un’infezione. Per queste ragioni l’igiene negli ospedali deve essere superiore a quella domestica, per queste ragioni vanno sensibilizzati tutti gli operatori sanitari e non solo. In tal modo si potranno ridurre, non solo i rischi per i pazienti per un prolungamento della degenza, ma anche, una diminuzione della spesa sanitaria.
Tra le iniziative di questa giornata ricordiamo, per esempio, la campagna di comunicazione e prevenzione messa in atto dal Policlinico Umberto I di Roma, che ha tappezzato i reparti di degenza di locandine con le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha diffuso brochure informative e ha installato nelle camere dei degenti i dispenser di sapone antisettico, distribuendone anche confezioni monodose a tutti gli operatori ospedalieri. A monito, saranno anche indossate le spille con scritto “mi lavo le mani, e tu?“. Obiettivi dichiarati dell’iniziativa sono mantenere alto il livello di attenzione sia tra gli operatori sanitari e sia tra i pazienti e i loro familiari.