Fecondazione eterologa, il ticket
costerà tra i 400 e i 600 euro
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, presieduta da Sergio Chiamparino, ha approvato nella riunione di ieri, un documento per la definizione tariffa unica convenzionale per le prestazioni di fecondazione eterologa. Il documento è stato inviato da Chiamparino a tutti i presidenti e a tutti gli assessori alla Salute delle Regioni e delle Province autonome. Il ticket costerà tra i 400 e i 600 euro.
In seguito all’approvazione della Conferenza delle Regioni, nella seduta del 4 settembre 2014, del documento sulle problematiche relative alla fecondazione eterologa, è stato ricordato che la scelta è stata quella di dare indicazioni cliniche ed indirizzi operativi omogenei per garantire sia il diritto alla fecondazione eterologa stabilito dalla Corte Costituzionale, che la sicurezza e tutela della salute dei soggetti interessati.
È stata, quindi, condivisa la necessità di completare il percorso iniziato definendo per questa fase transitoria una tariffa unica convenzionale che quantifichi i costi per queste attività anche al fine di regolare le eventuali compensazioni relative alla mobilità interregionale, continuando a dimostrare un forte senso di unità e capacità di governance del sistema sanitario.
Pertanto, considerato che le tecniche di fecondazione eterologa ricomprendono 3 differenti tipologie di attività da effettuarsi in setting assistenziale ambulatoriale, è stata condivisa la seguente proposta di tariffe convenzionali da utilizzare nelle Regioni e per la relativa compensazione della mobilità interregionale:
– Fecondazione eterologa con seme da donatore con inseminazione intrauterina: € 1.500 (compresi € 500 per i farmaci);
– Fecondazione eterologa con seme da donatore in vitro: € 3.500 (compresi € 500 per i farmaci);
– Fecondazione eterologa con ovociti da donatrice: € 4.000 (compresi € 500 per i farmaci).