Farmaci, “vaccini contro il cancro
nei prossimi tre anni”
Nuove speranze contro i tumori. I primi vaccini terapeutici contro il cancro potrebbero arrivare entro i ”prossimi tre anni e gli studi in questo settore sono già in fase avanzata”. Ad annunciarlo, parlando della nuove prospettive nel settore delle vaccinazioni, è stato il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Luca Pani, in occasione del convegno sulla vaccinazioni in Europa promosso dal Ministero della Salute nell’ambito del semestre di presidenza Ue.
Il ricorso ai vaccini ha permesso di ottenere risultati straordinari nella prevenzione di numerose patologie e ha contribuito in maniera significativa all’estensione della speranza di vita, eppure, ancora oggi, deve affrontare una serie di barriere sociali e culturali, come la bassa percezione del rischio, la paura dei possibili effetti collaterali e le numerose campagne di disinformazione prive di basi scientifiche.
Il convegno è stato inaugurato oggi dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, chiamata ad aprire i lavori con una relazione sulla evoluzione dell’approccio dell’Ue al tema della prevenzione. Il presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco Sergio Pecorelli e il direttore generale Luca Pani hanno offerto il punto di vista dell’Aifa.
Nutrito il parterre di ospiti internazionali di altissima rilevanza scientifica, tra cui il direttore esecutivo dell’Agenzia Europea dei Medicinali, Guido Rasi, che ha esplicitato l’agenda europea per la promozione degli interventi in materia di vaccinazione e prevenzione; Robert Linkins, in rappresentanza dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti, che si è soffermato sulle strategie di sorveglianza ed immunizzazione; Bruce Gellin, Deputy Assistant Secretary for Health del Governo USA, che ha analizzato il tema delle barriere culturali che ostacolano il ricorso alla vaccinazione.
La Conferenza si prefigge di portare questo tema di nuovo al centro dell’agenda politica, sostenendo l’attività della Commissione Europea a favore della promozione di un approccio comune degli Stati Membri alle strategie di immunizzazione che ne enfatizzi l’importanza come strumento da adottare nel corso delle differenti fasi di vita della popolazione. L’Italia, inoltre, guiderà per i prossimi 5 anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo, avendo ricevuto un incarico preciso a Washington nell’ambito della Global Health and Security Agenda (Ghsa), in un Summit che ha coinvolto oltre 40 Paesi.