Medicina di laboratorio, nuove tecniche
per la salute dei pazienti
Innovazione e formazione nella medicina di laboratorio. Di questo si parlerà al quinto congresso nazionale della Fitelab, la Federazione Italiana Tecnici di Laboratorio Biomedico, che si terrà a Palermo dal 2 a 4 dicembre nella Sala Magna dello Steri. Tre intense giornate di lavoro che spazieranno dall’anatomia patologica e dalla telemedicina alla microbiologia e alla formazione continua, con interventi di docenti universitari, dirigenti medici ospedalieri e tecnici di laboratorio provenienti da diverse città italiane. L’evento prevede, inoltre, quattro sessioni accreditate in due differenti eventi formativi di Educazione continua in medicina (Ecm).
“L’aspetto predominante della nostra federazione – ha spiegato il presidente nazionale della Fitelab, Carmelo Laganà – è quello relativo alla formazione del personale tecnico, per cui la realizzazione di eventi, come quelli di Palermo, servono alla crescita culturale della professione, con l’acquisizione di nuove tecniche per mantenere sempre ai massimi livelli di qualità ed efficacia la risposta che i pazienti del Servizio sanitario nazionale si aspettano”.
Per conoscere più da vicino i diversi aspetti del convegno, abbiamo parlato con il “padrone di casa”, il presidente regionale Fitelab Sicilia, Salvatore Distefano.
Presidente, come mai il quinto congresso nazionale si svolgerà proprio a Palermo?
“La nostra federazione tende ad essere itinerante, quindi l’anno scorso, con un pizzico d’orgoglio, ho proposto la candidatura di Palermo che il direttivo nazionale ha approvato, dopo aver valutato la relazione dettagliata e la bozza del programma scientifico”.
Una delle sessioni sarà dedicata all’anatomia patologica, su cosa verterà esattamente?
“Si parlerà dell’interazione tra il reparto di oncologia e il laboratorio. In particolare, verranno trattati argomenti riguardanti le nuove frontiere delle tecniche di patologia molecolare finalizzate all’analisi di mutazioni dei geni predittivi di risposta alla terapia oncologica”.
Si farà il punto anche sulla telemedicina, no?
“Sì, in particolare verranno prese in considerazione le esperienze siciliane grazie all’intervento di dirigenti dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia, e le esperienze della Regione Toscana riguardanti la scelta di una acquisizione strumentale comune ai presidi sanitari dell’Area Vasta Nord Ovest, che ha nell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana la struttura di riferimento. Questo tipo di progetto si trova a cavallo tra una esperienza di telemedicina ed un progetto di Information Technology avanzato”.
Presidente, sul fronte, invece, della microbiologia, quali saranno gli argomenti affrontati?
“Parleremo dell’automazione per ridurre i tempi di risposta venendo così incontro alle esigenze della clinica per impostare una terapia mirata. In particolare approfondiremo i nuovi flussi organizzativi e nuove tecnologie per l’identificazione dei germi patogeni e per l’esecuzione dei test di sensibilità agli antibiotici secondo le nuove regole Eucast”.
Sappiamo che ci sarà spazio anche per i neolaureati siciliani.
“Esattamente. Alla fine i coordinatori dei tre corsi di studio in Tecniche di Laboratorio Biomedico degli atenei di Palermo, Catania e Messina premieranno le tesi di tre studenti neo-laureati nella sessione ottobre-novembre giudicate degne di merito dal comitato organizzatore del congresso”.