Unicef: "Mortalità alta ma in calo"

Polmonite killer: uccide un milione
di bambini all’anno

di oggisalute | 13 novembre 2014 | pubblicato in Attualità
NIC: Brigadista Community Health Worker
“Un significativo calo delle morti infantili da polmonite negli ultimi 10 anni dimostra che le strategie per combattere la malattia funzionano”. Lo ha reso noto l’Unicef, in occasione della sesta Giornata Mondiale contro la Polmonite (World Pneumonia Day), che si celebra oggi. “Tuttavia è necessario fare molto di più – fanno sapere dall’organizzazione umanitaria – per evitare che centinaia di migliaia di bambini muoiano ogni anno a causa di questa malattia, che si può prevenire”.
Nel 2013, secondo i dati diffusi recentemente dall’Unicef, per la prima volta in oltre un decennio la polmonite non è stata la principale causa di morte tra i bambini sotto i cinque anni ma la seconda, dopo le complicazioni per le nascite pre-termine. Il bilancio delle vittime della polmonite è ancora alto – essa conta per il 15% della mortalità infantile globale, ossia 954.000 decessi annui – ma dal 2000 i decessi a causa della malattia sono diminuiti del 44%.

“La polmonite è ancora una malattia molto pericolosa, uccide più bambini sotto i cinque anni di quanto non facciano Hiv e Aids, malaria, incidenti e morbillo messi insieme, e sebbene i numeri siano in calo, con quasi un milione di morti l’anno, non c’è spazio per il compiacimento – afferma Mickey Chopra, responsabile per i programmi sanitari dell’Unicef – . La povertà è il fattore di rischio più importante, e questo significa che il nostro impegno deve raggiungere tutti i bambini, non importa quanto emarginati”.

I decessi per polmonite sono più diffusi nelle comunità rurali povere. L’inquinamento dell’aria domestica è una delle principali cause di polmonite, tant’è vero che i bambini di famiglie che utilizzano combustibili solidi come il legno, il letame o il carbone per la cottura o il riscaldamento sono quelli a più alto rischio.
Inoltre, abitazioni sovraffollate contribuiscono a livelli più alti di polmonite. I bambini poveri hanno meno probabilità di essere vaccinati contro morbillo e pertosse, alcune delle principali cause della malattia. Diagnosi precoce e terapia adeguata, insieme all’accesso all’assistenza sanitaria, sono le misure che possono salvare la vita di un bambino affetto dalla polmonite; per questo le strategie sanitarie devono includere anche le comunità a basso reddito.

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