Tumori, l’allarme di Napolitano:
“Italia indietro nella ricerca”
Si è svolta ieri al Palazzo del Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la cerimonia per la Giornata Nazionale per la Ricerca sul Cancro. Alla cerimonia hanno partecipato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, il presidente dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, Giuseppe Torrani, il direttore dell’Istituto di Genetica presso il Comprehensive Cancer Center del Ohio State University, Carlo Croce, il direttore Scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia, Umberto Veronesi, Eleonora Guzzi, testimonial AIRC.
Nel corso del suo intervento, il presidente Napolitano ha sollecitato un maggiore impegno delle istituzioni e di tutti i soggetti interessati per compensare adeguatamente le figure professionali che hanno un ruolo fondamentale per la sconfitta di una malattia molto diffusa ed ha ricordato che “siamo al settimo posto, come Italia, per i risultati della ricerca e siamo molto più indietro come numero di ricercatori decentemente pagati”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha sottolineato: “Dobbiamo sapere intercettare le grandi rivoluzioni che la scienza ci sta portando” e ha aggiunto che la ricerca scientifica contro i tumori “non solo ci consente di vincere la malattia, ma è un’opportunità per tutta l’Italia, come elemento trainante per l’innovazione e per l’industria farmaceutica e biotecnologica, per fare del nostro paese un punto di riferimento in questo campo”.
Nel corso della cerimonia il presidente Napolitano ha consegnato il Premio Firc “Guido Venosta’” a Brunangelo Falini, professore dell’Università di Perugia, per i suoi studi sul genoma delle leucemie, e il Premio Airc “Credere nella Ricerca” a Carlo Conti “per aver saputo coinvolgere il pubblico televisivo nel sostenere le iniziative Airc”, e Ubi Banca “per aver interpretato i valori della responsabilità sociale d’impresa con progetti concreti e pluriennali a favore di Airc”.