Nuove dipendenze al tempo di internet

La febbre dei “like”: quando i social network diventano una malattia

di federica di martino | 4 febbraio 2015 | pubblicato in Attualità
social

Secondo uno studio condotto da Found!, la prima mood communication agency in Italia, su circa 1800 persone, riguardo l’utilizzo dei social network,  emerge come il 51% non potrebbe vivere senza, mentre il 27% ha dichiarato di rimanervi connesso addirittura fino a 8 ore al giorno. Il 56% degli intervistati ha rivelato inoltre che il primo pensiero prima di andare a dormire e appena svegli è controllare le notifiche sullo schermo dello smartphone.

La tecnologia, attraverso i social, ha invaso in maniera sempre più capillare ogni aspetto della quotidianità, coinvolgendo aspetti che in precedenza erano legati alla socializzazione della vita reale, e che adesso invece sono affidati alla fruibilità immediata della rete. I social network rappresentano il punto di arrivo di un processo di trasformazione che ha reso il computer uno strumento avanzato di knowledge management, con cui non solo gestire e condividere la conoscenza ma renderla parte della nostra esperienza e identità sociale.

Il punto estremo di questo coinvolgimento è rappresentato da ciò che risponde all’acronimo di F.O.M.O (Fears Of Missing Out), un fenomeno che riguarda la necessità di dover essere sempre connessi alla rete, in particolari ai social su cui si ha un profilo. La necessità maggiore di questi soggetti è relativa ad essere sempre inserito nelle interazioni social, nella paura costante di un “isolamento sociale” che lo porta a supervisionare continuamente il numero dei like, cercando il consenso da parte degli altri virtuali.

Come  scongiurare il pericolo di un legame ai limiti del patologico con i social?

Facciamo attenzione ai tempi. Darsi un tempo congruo per interagire attraverso i social, può rappresentare un ottimo compromesso per gestire al meglio le proprie relazioni. Se ci accorgiamo che il pensiero ricorre ai social anche quando non abbiamo la possibilità di accedervi, oppure non riusciamo a mantenere i tempi preposti, questo potrebbe rappresentare il campanello d’allarme per una possibile dipendenza;

Prendere coscienza del problema. Laddove si riscontrino difficoltà evidenti nel resistere alla tentazione di controllare i social, oppure sulla diminuzione qualitativa del proprio stile di vita, è importante rendersi conto che si è davanti ad un problema. Chiedere un sostegno potrebbe sicuramente rappresentare il primo passo per riappropriarsi della propria vita;

Ritornare alla realtà. Porre al centro delle proprie priorità le relazioni sociali vere,  rappresenta una modalità importante per poter godere di un livello socio-relazionale, che molto spesso a fronte di una vita telematica, viene praticamente dimenticato.

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