I pericoli nascosti nell’acqua potabile:
tutti i danni del fluoruro
Il fluoro contenuto nell’acqua che esce dai rubinetti delle nostre case potrebbe nascodere pericoli da non sottovalutare. Livelli più elevati di fluorizzazione dell’acqua sono legati ad un aumento della concentrazione di cloruro di sodio nel secreto delle ghiandole tiroidee underactive. Lo dice uno studio pubblicato online dal Journal of Epidemiology & Community Health.
Il fluoruro riduce la carie dentaria, tuttavia causa depressione, letargo e aumento di peso. Inoltre il fluoruro di sodio è un ingrediente comune dei veleni per topi e scarafaggi, degli anestetici, dei farmaci psichiatrici (Prozac) e ipnotici e del gas nervino (Sarin). Prove scientifiche indipendenti hanno rivelato che il fluoruro causa vari disturbi mentali, oltre poi a ridurre la durata della vita e a danneggiare la struttura ossea.
I danni accertati dall’ingestione del fluoro sono:
– Rischi al cervello. 1 ppm, ossia una parte per milione di fluoro può produrre nei bambini deficienze di apprendimento e difficoltà di concentrazione. Ricordiamo che nei dentifrici di uso comune c’è una quantità di circa 1500 ppm.
– Rischi per la ghiandola tiroidea. Il fluoro agisce come smembratore endocrino, sempre secondo NRC 0.01 – 0.03 mg di fluoro per Kg al giorno possono ridurre le funzioni della tiroide in soggetti con basso tasso di iodio, questa riduzione può portare ad un calo dell’acutezza mentale, depressione e aumento di peso corporeo. Un altro studio scientifico americano ha concluso che il fluoro può alterare sottilmente la funzione endocrina, specialmente nella tiroide – la ghiandola che produce gli ormoni che regolano la crescita e il metabolismo. Si sottolinea in una nota inoltre che “una serie di studi epidemiologici in Cina, hanno associato l’esposizione al fluoro con un basso quoziente intellettivo”.
– Rischio per le ossa. Il fluoro riduce la resistenza delle ossa ed espone a fratture, per ora non ci sono dati sul quantitativo di fluoro oltre il quale aumentano i rischi per le ossa, l’unico dato disponibile parla di 1.5 ppm.
– Rischio di cancro alle ossa. Studi su animali ed umani, inclusi gli ultimi studi dell’università di Harvard hanno stabilito con certezza il collegamento tra fluoro e osteosarcoma (cancro delle ossa) in uomini al di sotto di 20 anni. A questo proposito è disponibile una dettagliata relazione redatta dal National Toxicology Program che ha seguito gli adolescenti monitorati, va detto che purtroppo più della meta di questi soggetti sono deceduti dopo alcuni anni dalla diagnosi dell’osteosarcoma.
– Rischi per pazienti sofferenti ai reni. Pazienti sofferenti di patologie che coinvolgono i reni hanno manifestato un’alta sensibilità alla tossicità del fluoro, questa sensibilità è dovuta all’incapacità di questi soggetti ad eliminare dal corpo il fluoro assunto. Come risultato si ha una elevata presenza di fluoro nelle ossa ed un aggravamento o insorgenza di un disturbo conosciuto col nome di osteodistrofia renale.