Scompenso cardiaco, prima causa
di ricovero per gli over 65
Oltre 600 mila persone colpite, 500 ricoveri ogni giorno per un totale di 165.000 all’anno, una durata media di degenza che supera i 10 giorni con un totale di 1.650.000 giornate di ricovero all’anno. I numeri dello scompenso cardiaco sono quelli di una vera e propria emergenza sanitaria e sociale.
Contro questa patologia si mobilita anche l’Italia: dal 2 al 10 maggio si svolgeranno le Giornate europee dello scompenso cardiaco, declinazione italiana dell’European Heart Failure Awareness Day, campagna europea di sensibilizzazione e informazione promossa dal 2010 dalla Società Europea di Cardiologia (European Society of Cardiology – ESC) e dalla Heart Failure Association (HFA) of the ESC.
Grazie al coinvolgimento di Centri di riferimento cardiologici in 24 città di dieci Regioni, da Nord a Sud, cardiologi e personale sanitario, pazienti e familiari, volontari e istituzioni parteciperanno a open day negli ambulatori, incontri educazionali, attività di sensibilizzazione nelle piazze. Capofila della campagna a livello nazionale, la Ausl di Piacenza, la prima istituzione ad aver promosso lo scorso anno questa iniziativa in Italia, con una serie di attività che per la loro efficacia si sono guadagnate il riconoscimento di campagna di maggiore successo a livello europeo.
“Le Giornate europee dello scompenso cardiaco sono una campagna paneuropea che ha l’obiettivo di aumentare la conoscenza di questa patologia, principale causa di ricovero dopo il parto e prima patologia per giornate di ricovero – afferma Massimo Piepoli, membro del Board di HFA e Responsabile Ambulatorio Scompenso e Cardiomiopatie, Ospedale di Piacenza – Siamo lieti che la campagna abbia avuto in Italia il patrocinio del Ministero della Salute, perché lo scompenso ha pesanti ripercussioni in termini di qualità di vita, costi sociali e costi sanitari. La diagnosi tempestiva insieme al controllo dei fattori di rischio permettono di rallentare il decorso della patologia. I progressi compiuti negli ultimi anni ci permettono di intervenire con efficacia, migliorando la sopravvivenza. E per il prossimo anno aspettiamo l’arrivo di nuove terapie farmacologiche che ci auguriamo possano migliorare la prognosi del paziente”.
Lo scompenso cardiaco si determina quando il cuore perde la capacità di pompare sangue in tutto il corpo in maniera adeguata alle richieste dell’organismo. A provocare l’insorgenza della patologia è generalmente un evento cardiovascolare come l’infarto o patologie cardiache pregresse che modificano la struttura del cuore. Anche diabete mellito, ipertensione non controllata, malattie infettive, possono essere coinvolte.