Ipnosi e filosofia: per gestire relazioni tra emotività e razionalità
Si è concluso con successo il Convegno “Ipnosi ieri… oggi… domani” organizzato per celebrare i 50 anni di studi condotti da Stefano Benemeglio sulle Discipline Analogiche. Grande partecipazione, tante novità e un programma intenso hanno caratterizzato l’evento, valido anche come credito formativo per il percorso di analogista, una figura professionale di supporto e aiuto che applica i principi delle Discipline Analogiche a differenti ambiti delle scienze umane: dalla comunicazione aziendale alla psicoterapia e dal marketing alla medicina.
Corposo il programma del Convegno, che ha percorso le tappe salienti dell’ipnosi benemegliana e delle Discipline Analogiche a partire dagli anni 60, fino ad annunciare le nuove scoperte e le prossime sfide di una disciplina in continua e dialettica evoluzione. Una scienza al passo con i tempi, per soddisfare sogni e bisogni dell’Uomo.
Durante i tre giorni dei lavori, un pubblico numeroso e attento ha seguito con grande partecipazione l’alternarsi di lezioni teoriche e dimostrazioni pratiche tenute da Stefano Benemeglio, tutte finalizzate alla decodificazione della comunicazione non verbale dell’inconscio e a una migliore comprensione del comportamento umano. Un passo indispensabile una gestione equilibrata del rapporto tra pensiero razionale ed emotività.
Il Convegno è iniziato con la proiezione di filmati degli anni ’60, ’70 e ’80: un’occasione unica per ripercorrere, insieme a ospiti d’eccezione come Giucas Casella e il mago Alexander Elio De Grandi, le fasi evolutive dell’ipnosi, da fenomeno spettacolare e mediatico a strumento di benessere, il cui impiegosi è rivelato molto utile anche in ostetricia, anestesiologia, chirurgia e odontoiatria.
La proiezione di filmati tratti da trasmissioni televisive del passato ha evidenziato la percezione spettacolare che ha reso popolare l’ipnosi. Commentati con aneddoti e ricordi dal professor Benemeglio, che a sua volta fu ospite di trasmissioni di successo come “Bontà loro”, i filmati hanno evidenziato l’approccio innovativo e originale dell’ipnosi benemegliana, orientata alla decodificazione del linguaggio non verbale dell’inconscio.
Ancora oggi, l’originalità di questo approccio è il punto forte delle Discipline Analogiche che nel corso di 50 anni di studi si sono arricchite di un corpo teorico e sperimentale. È nata così una nuova scienza del benessere, basata su principi definiti e su una precisa metodologia che è possibile insegnare e apprendere per risolvere problematiche esistenziali e comportamentali che nell’Uomo hanno genesi e soluzione. E in quest’ottica la decodificazione del linguaggio non verbale indispensabile per una comunicazione profonda ed emozionale è la chiave d’accesso alla soluzione di problemi che altrimenti non sarebbe possibile conoscere e decomprimere.
Costruisci il tuo futuro! è l’esortazione delle Discipline Analogiche che, credendo nelle grandi potenzialità di ogni essere umano, esortano a liberarsi da paure e blocchi in modo da gestire al meglio le proprie emozioni. Poiché solo quando le esigenze e i bisogni della ragione coincidono con i sogni e le emozioni dell’inconscio è possibile ottenere qualsiasi risultato e ciò in armonia con sé stessi e in una condizione di libertà, salute e felicità. E con le Discipline Analogiche TUTTI possono dialogare con il proprio inconscio e con quello delle altre persone attraverso tecniche di linguaggio non verbale e di ipnosi dinamica che si possono apprendere grazie a un percorso formativo, personale e professionale, che si concretizza nella figura dell’analogista.
“Con le Discipline Analogiche il futuro è d’oro, assicura Stefano Benemeglio, poiché se è vero che non si muove foglia che l’inconscio non voglia è altrettanto vero che dialogare con l’inconscio è possibile e indispensabile; solo parlando direttamente con la parte più profonda di una persona si possono sentire le risposte dell’anima, delle emozioni, della sofferenza e ciò senza che la parte cosciente e razionale, abituata a difendersi da tutto e da tutti, blocchi questa comunicazione vitale che nasce dal bisogno universale di amare. Perciò, apprendere come decodificare il linguaggio non verbale con cui l’inconscio comunica in ogni istante gradimenti e rifiuti, bisogni ed esigenze profonde, turbamenti e blocchi, offre la possibilità di conoscere la propria sfera emotiva e di negoziare con essa per ripristinare l’armonia tra le istanze della ragione e quelle dell’inconscio. Un passo indispensabile sia per rendere possibile una gestione equilibrata del rapporto tra pensiero razionale ed emotività sia per raggiungere la realizzazione di se stessi ovvero la felicità”.