Via libera dell’Oms allo yoga
nell’assistenza sanitaria
L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta strettamente collaborando con centri in India e in tutto il mondo per sostenere la conoscenza unica di yoga con prove scientifiche e incorporarlo in approcci sanitari universali. Lo ha dichiarato qualche giorno fa Nata Menabde, direttore esecutivo, dell’ufficio Oms per le Nazioni Unite, in occasione della Giornata Internazionale dello Yoga che si è celebrata il 21 giugno.
“Lo yoga – ha detto – è utilizzato in molti contesti in cui vengono affrontati i problemi di salute e ha un posto molto importante nell’approccio olistico attraverso la prevenzione e il controllo dei disturbi della salute. L’antico regalo della civiltà vedica dell’India al mondo, deve essere studiato e sostenuto da evidenze scientifiche e poi ripreso nel percorso di avvicinamento all’assistenza sanitaria universale”.
Sono state circa due miliardi di persone di 192 nazioni che hanno partecipato alla prima Giornata Internazionale dello Yoga. L’evento principale si è svolto presso la sede dell’Onu dove si sono incontrati il ministro per gli Affari Esteri dell’India, Sushma Swaraj, il segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon, il presidente dell’Assemblea Generale Sam Kutesa, la deputata Tulsi Gabbard, il leader spirituale Sri Sri Ravi Shankar e molti altri diplomatici.
Lo yoga è un simbolo fondamentale della civiltà indiana ed è un contributo molto importante per il futuro e il benessere delle persone. Lo yoga è stato valorizzato dall’Oms per promuovere metodi alternativi alla medicina tradizionale e per il trattamento di malattie cardiovascolari, malattie mentali e per aiutare l’invecchiamento attraverso una vita sana della popolazione.