Cura Di Bella, accolto nuovo ricorso
per una paziente di Brindisi
Un’altra importante decisione che segna un ulteriore punto a favore sulla validità terapeutica del MDB, meglio noto come “Cura Di Bella” che ormai da oltre due decenni divide comunità scientifica e giurisprudenza.
Ancora una volta è il giudice del Lavoro del Tribunale di Brindisi che con un’ordinanza dello scorso 20 luglio, ha accolto il ricorso d’urgenza iscritto al ruolo generale n. 2765 – 1/2015 presentato da un’ammalata che ha ordinato all’Asl di Brindisi di somministrare gratuitamente i farmaci del multitrattamento Di Bella in virtù del principio costituzionale del “diritto alla salute”. Lo rende noto il presidente dello “Sportello dei Diritti”, Giovanni D’Agata.
Il magistrato, secondo quanto diffuso dallo “Sportello dei Diritti”, ha ricordato, infatti, che “v’è giurisprudenza che ha adottato un orientamento estensivo secondo il quale, stante l’immediata efficacia precettiva dell’art. 32 della Costituzione, il Giudice può porre a carico del Servizio Sanitario Nazionale l’onere economico necessario a permettere la somministrazione di farmaci facenti parte del MDB se questi, nel concreto, risultino terapeuticamente efficaci e insostituibili stante l’inutilità del trattamento farmacologico autorizzato e garantito dal CUP. Orbene, aderendo a tale ultimo orientamento, il giudice ritiene che possa porsi a carico del Servizio Sanitario Nazionale l’onere economico necessario a permettere la somministrazione di farmaci destinati al trattamento delle situazioni patologiche di urgenza, delle malattie ad alto rischio, delle gravi condizioni o sindromi morbose che esigono terapie di lunga durata, nonché alle cure necessarie per assicurare la sopravvivenza nelle malattie croniche e che si dimostrino indispensabili ed insostituibili”.
Siete scandalosi come presentate le notizie, non vi è bastata la storia delle cellule staminali di Vannoni a Brescia oltre che la “bufala” del trattamento di angioplastica Venosa nei pazienti con SM? Il vostro sito dovrebbe essere obiettivo nel riferire sentenze, senza accezioni trionfalistiche di dubbio gusto per un sito di notizie di salute. Chi scrive si rende conto degli effetti sui pazienti?