L’incubo Ebola diventa un film,
presentato progetto italiano
Presentato ieri a Roma in anteprima mondiale, nella sede del Ministero della Salute, “e-bola”, il primo film al mondo che unisce cinema e formazione sull’epidemia che ha messo in ginocchio l’Africa e spaventato il mondo intero.
Una minaccia ancora non sopita che continua ad alimentare ansie e preoccupazioni in attesa che venga trovata una cura per affrontare i devastanti effetti del virus. E la storia della pellicola realizzata dalla Falcon Production per Consulcesi è proprio incentrata sulla ricerca di un vaccino da parte di un team di ricercatori internazionali. Un confine, quello tra set e realtà, che diventa labile quando l’obiettivo di raggiungere uno scopo formativo ed informativo viene raggiunto attraverso la finzione cinematografica.
Mantenendo un rigore scientifico fornito dall’autorevole e qualificata consulenza dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” e dalla collaborazione dell’Università “Sapienza” di Roma. Un film, dunque, pensato non solo per tenere incollato il pubblico al grande schermo con una trama avvincente e ricca di colpi di scena. L’intento è anche quello di fornire ai professionisti sanitari – che hanno pagato spesso con la vita la volontà di contrastare il virus – gli strumenti e le informazioni adeguate per affrontare una situazione così ad alto rischio, e al pubblico mondiale le informazioni necessarie per comprendere le reali dimensioni del problema, i rischi e i possibili scenari futuri.
“Non è stato facile portare avanti una drammaturgia con delle tematiche scientifiche. In questi casi – spiega il regista Christian Marazziti – il rischio è quello di cadere nella trappola di essere troppo didascalici e far perdere la tensione cinematografica. Ritengo che, grazie alla professionalità di attori del calibro internazionale e al duro lavoro di preparazione cui si sono sottoposti, siamo riusciti in quello che era il nostro intento”.
Nel cast della produzione internazionale figurano anche Paolo Bernardini, Melanie Gerren, Valentina Izumì, Silvia Mazzotta, Robin Mugnaini e Benjamin Stender. “Ebola è il primo argomento di un percorso innovativo che riguarda il mondo della formazione a livello internazionale – dichiara il presidente della Falcon Production, Massimo Tortorella – con questa pellicola abbiamo sperimentato un nuovo modo di formare, interessando l’operatore sanitario insieme al grande pubblico in modo non convenzionale, non trattando esclusivamente l’aspetto scientifico ma cercando anche di romanzare una storia tragicamente vera”.