Al via campagna di prevenzione con visite gratuite

Urologo, medico “sconosciuto”
per l’80 per cento degli italiani

di oggisalute | 10 novembre 2015 | pubblicato in Attualità
urologo

Uomini italiani bocciati in prevenzione. Otto su 10 non sono mai andati dall’urologo. Il 43% non sa che le malattie sessualmente trasmissibili (MST) si possono prevenire. Solo il 16% usa regolarmente il preservativo durante i rapporti. Il 31% se ha il timore di avere una MST preferisce parlarne con un amico piuttosto che con il medico e il 48% crede che l’epatite B sia causata dall’alimentazione scorretta.

Sono questi alcuni numeri emersi da un sondaggio promosso on line sui siti di Sky Sport HD e “Il ritratto della salute” su 35.200 italiani di tutte le fasce d’età nell’ottobre 2015. La ricerca conferma l’importanza di SAM “Salute Al Maschile” il primo progetto della Fondazione Umberto Veronesi dedicato interamente al benessere degli uomini e condotto in-sieme ad AURO (Associazione Urologi italiani) e SIURO (Società Italiana di Urologia Oncologica). L’iniziativa è stata lanciata a inizio estate e culminerà a fine mese con le Giornate della Prevenzione. Dal 23 al 30 novembre in 60 centri di urologia, sparsi su tutto il territorio nazionale, sarà possibile svolgere gratuitamente una visita con lo specialista. Per tutte le informazioni da oggi è possibile chiamare il numero verde 800.59.83.95 (attivo i giorni feriali dalle 9 alle 18). Negli ambulatori saranno inoltre distribuiti tre opuscoli appositamente realizzati per le varie fasce d’età (under 25, tra i 25 e i 55 anni e over 55).

“Con queste Giornate vogliamo dare a tutti i cittadini la possibilità di sottoporsi ad un controllo fondamentale per la salute – afferma Umberto Veronesi -. L’obiettivo di SAM è “allineare gli uomini alle donne” in fatto di prevenzione, a vantaggio della loro salute. Far capire ai maschi che prestare attenzione ai sintomi e non perdere troppo tempo prima di andare dallo specialista è importante”. Dall’adolescenza in poi, gli uomini dovrebbero imparare sia e evitare stili di vita nocivi per la vita sessuale e riproduttiva (alimentazione non equilibrata, sovrappeso, fumo, abuso di alcolici, uso di sostanze dopanti) sia a eseguire l’autopalpazione tenere sotto controllo la salute degli organi genitali. Visite periodiche con uno specialista inoltre permetterebbero poi d’individuare precocemente non solo patologie ed infezioni legate alla sfera ri-produttiva, ma anche molte forme di cancro, tra cui quello alla prostata, il tumore più frequente tra gli italiani di cui quest’anno sono stati registrati 35mila nuovi casi.

“Un uomo dovrebbe andare regolarmente dall’urologo come le donne si recano periodicamente dal ginecologo – aggiunge Michele Gallucci, presidente nazionale AURO -. Per pudore, imbarazzo o semplice noncuranza questo non accade nel nostro Paese. Le patologie ed infezioni tra-smesse durante i rapporti sessuali sono sempre più frequenti tra tutti gli uomini e sono decisamente più sottovalutate rispetto al passato. Il 31% degli intervistati ritiene erroneamente, ad esempio, che l’AIDS sia una malattia definitivamente sconfitta. Proprio per fare prevenzione e informazione la nostra società scientifica è lieta di offrire la consulenza dei suoi specialisti alla collettività”.

Secondo le più recenti statistiche, nel nostro Paese sono in aumento diverse patologie maschili della sfera riproduttiva e sessuale: si va dal varicocele, che riguarda circa un ragazzo su quattro dai 15 ai 25 anni di età, alle sempre più frequenti malattie sessualmente trasmissibili, raddoppiate negli ultimi 10 anni negli over 50. Dalla prostatite, che interessa circa un maschio su quattro sopra i 65 anni, all’ipertrofia prostatica benigna, l’aumento di volume della ghiandola che può verificarsi in tutti gli uomini, già a partire dai 35 anni, che può dare problemi con l’avanzare dell’età. Patologie dovute, nella maggior parte dei casi, a stili di vita sbagliati. Se trascurate, possono minare la qualità di vita con conseguenza importanti come l’impotenza e l’infertilità.

“Anche a letto si può e si deve fare prevenzione – prosegue Giario Conti segretario nazionale SIURO -. L’HPV o Papillo-mavirus, ad esempio, è uno dei principali agenti patogeni che i partner possono trasmettersi. Questo virus è responsabile oltre che del tumore alla cervice uterina nella donna anche di neoplasie del pene, dell’ano e dell’orofaringe. Il 35% degli italiani è però convinto che non provochi problemi di salute. Per il 38% invece attacca solo l’organismo femminile. E’ fondamentale aumentare il livello di informazione e consapevolezza da parte di tutti gli uomini su queste tematiche”.

La prevenzione è fondamentale ad ogni età, ma solo il 5% degli adolescenti ha svolto almeno una volta una visita con lo specialista e anche fra gli adulti la regolarità nel rapporto con l’urologo e l’attenzione ai possibili sintomi iniziali di un disturbo lascia molto a desiderare. Gli uomini sono troppo poco attenti al loro benessere – conclude Monica Ramaioli, direttore generale della Fondazione Veronesi –, per questo abbiamo deciso di dedicare a loro il progetto SAM che unisce prevenzione e ricerca per lo sviluppo di nuove cure contro il cancro alla prostata e alla vescica. Abbiamo già finanziato 3 borse di ricerca del valore annuale di 30.000 euro, ma l’obiettivo è riuscire a fare di più: la campagna prevede una raccolta fondi per finanziare almeno 10 borse di ricerca sui principali tumori uro-genitali. Accanto a nuove attività di divulgazione e sensibilizzazione dedicate agli uomini di tut-te le età, dall’adolescenza alla maturità”.

Commenti

  1. salvatore barresi scrive:

    Se i medici di medicina generale continuano a starsene alla larga non sara’ avviata con successo alcuna prevenzione.

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