Il 18 marzo la Giornata mondiale del sonno

Insonnia, ne soffrono 9 milioni di italiani:
è anche problema sociale

di oggisalute | 17 marzo 2016 | pubblicato in Attualità
insonnia

La riduzione di sonno, o la notte insonne, è causa già il giorno seguente di stanchezza, sonnolenza, deficit di concentrazione e di memoria, disturbi dell’umore con depressione ed ansia. In Italia sono almeno 9 milioni quelli che soffrono d’insonnia cronica, che dura da oltre tre mesi. Una riduzione di sonno cronica contribuisce all’epidemie di obesità, diabete, ipercolesterolemia, depresssione ed è tra le cause di disturbi cardiocircolatori quali infarto ed ictus.

Per questo il 18 marzo si celebra la Giornata mondiale del sonno. Solo un sonno soddisfacente per qualità e quantità ci permette di affrontare una nuova giornata nella pienezza delle nostre facoltà fisiche e mentali. Nei bambini, dalla nascita all’adolescenza, la carenza di sonno è anche responsabile di deficit nello sviluppo psicofisico, difficoltà di socializzazione e di alimentazione. Non meno gravi sono le conseguenze sociali dei disturbi del sonno, basti pensare ai colpi di sonno alla guida o sul lavoro causa spesso di incidenti mortali.

Poiché i disturbi del sonno rappresantano una grave patologia individuale ed un problema sociale, l’associazione Assirem (Associazione scientifica italiana per la Ricerca e l’Educazione nella medicina del sonno) in collaborazione con il Centro Commerciale Porta di Roma, in occasione della Giornata mondiale del sonno e per i due giorni seguenti (18-19-20 marzo), vuole realizzare un percorso conoscitivo sul sonno e le patologie correlate.

Fra le tante, sono state individuate quattro aree tematiche di cui parlare con le persone: insonnia; disturbi del sonno nei bambini; apnee notturne e problemi di sicurezza alla guida e sul lavoro; sonno e alimentazione.

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