Medici di famiglia, allarme dei sindacati: “Assistenza ridotta”
“Il nuovo atto d’indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale, approvato ieri dal Comitato di settore per il comparto Regioni – Sanità, riduce l’assistenza della medicina generale da 24 ore su 24 a 16 ore su 24 nei giorni feriali e a 12 ore il sabato e i festivi, delegando al sistema di emergenza urgenza 118 – dalla mezzanotte alle 8 nei giorni feriali e dalle 20 alle 8 nei giorni di sabato e festivi – tutti gli interventi sanitari, da quelli più banali alle emergenze”. È l’allarme lanciato dalla Fp-Cgil Medici.
“Si sottrae ai cittadini l’assistenza della medicina generale per 8 ore nei giorni feriali e 12 ore nei festivi e prefestivi – si legge in una nota del sindacato – e si prevede di utilizzare il 118 per andare a vedere una febbre, un mal di pancia, un mal di schiena, con il rischio di lasciare scoperto quel paziente a cui il 118 può salvare la vita. Inoltre per qualunque malore notturno si dovrebbe andare al pronto soccorso. Insomma la notte tutti al pronto soccorso da soli o con il 118. Ciò evidentemente aumenterebbe le attese e anche le barelle perché si dovrebbero ospedalizzare di fatto più persone”.
“La guardia medica – prosegue la Fp-Cgil – oggi non fa solo visite domiciliari ma anche consulenze mediche telefoniche che possono risolvere il problema, evitando al paziente di andare al pronto soccorso. Certo che così com’è oggi la guardia medica è un corpo separato. Infatti fin dal 2007 abbiamo chiesto, come Fp Cgil Medici, la sua abolizione: ma come figura professionale separata, non come servizio. Per questo ci vuole effettivamente il ruolo unico. Ma quello proposto dall’atto di indirizzo sembra un raggiro. Oggi si chiamano medici di guardia medica-continuità assistenziale, domani medici di cure primarie a rapporto orario. I medici di famiglia si chiameranno invece medici delle cure primarie a ciclo di scelta, che potranno disporre nelle cosidette Aft (Aggregazioni Funzionali Territoriali) delle ex guardie mediche, nella misura di 5 a 1″.
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha assicurato che l’obiettivo adesso sarà proprio un aumento del personale medico.