Virus Zika, due vaccini sperimentali proteggono dall’infezione
Buone notizia dagli Usa per chi è impegnato nella lotta contro il virus Zika. Una singola dose di uno dei due vaccini sperimentali studiati Oltreoceano contro il virus ha completamente protetto i topolini, infettati con il microrganismo quattro o otto settimane dopo l’immunizzazione. La ricerca, condotta da scienziati supportati dal National Institute of Allergy e Malattie infettive (Niaid) americano, parte dei National Institutes of Health (Nih), suggerisce che dei vaccini simili destinati agli esseri umani potrebbero proteggere allo stesso modo dal virus che colpisce in Brasile. Il lavoro è pubblicato su ‘Nature’.
Durante la gravidanza Zika può causare microcefalia e altre gravi anomalie congenite nel feto, cosa che rende lo sviluppo di un vaccino sicuro ed efficace una priorità di salute globale. Gli scienziati guidati da Dan H. Barouch del Beth Israel Deaconess Medical Center e della Harvard Medical School, insieme a colleghi dell’Istituto Ragon, del Mit e di Harvard, hanno sviluppato uno dei due vaccini sperimentali contro Zika. Si tratta di un vaccino a Dna, che contiene frammenti genetici da un ceppo virale di Zika che ha circolato di recente in Brasile. Il secondo vaccino è costituito da un virus inattivato e purificato, recentemente circolato a Puerto Rico, ed è stato sviluppato da Stephen J. Thomas, Kenneth H. Eckels e colleghi al Walter Reed Army Institute of Research di Silver Spring, nel Maryland.
In una prima serie di esperimenti sui topi, i ricercatori del team di Barouch hanno stabilito che il vaccino a Dna ha indotto anticorpi specifici. Successivamente, i ricercatori hanno iniettato il vaccino sperimentale in altri gruppi di roditori. Quattro settimane più tardi, i topi che avevano ricevuto il vaccino a Dna sono stati esposti al ceppo brasiliano del virus Zika, noto per provocare difetti alla nascita in questi animali analoghi a quelli osservati negli esseri umani. Ebbene, in nessuno dei topi vaccinati è stata rilevata replicazione del virus. Un nuovo gruppo di roditori immunizzati è stato esposto al virus otto settimane più tardi. E anch’essi si sono rivelati protetti dalle infezioni. Non solo: anche il vaccino a virus inattivato ha protetto i topi dal virus Zika. Inoltre, i livelli di anticorpi Zika-specifici rilevati in questi roditori sembrano correlati con la protezione contro le infezioni.
I ricercatori fanno notare che i vaccini a Dna e a virus inattivato sono stati sviluppati per prevenire l’infezione da West Nile, Dengue ed encefalite da zecche, tutti della stessa famiglia di Zika. “Nel loro insieme, i nostri risultati ci fanno pensare che lo sviluppo di un vaccino sicuro ed efficace per gli esseri umani Zika sarà fattibile”, concludono gli autori.
(Fonte: Adnkronos)