Droga: in “Adolescenza sintetica”
un docu-viaggio fra le nuove sostanze
Cinquanta minuti per raccontare, attraverso un viaggio al pronto soccorso e nei laboratori di ricerca sulle nuove droghe dell’Istituto superiore di sanità, la sconvolgente esperienza di una ragazza quindicenne che a una festa assume una polverina sconosciuta. È ‘Adolescenza sintetica. Le droghe dei giovanissimi’, documentario sul tema delle nuove sostanze stupefacenti sconosciute anche ai medici, scritto e condotto dal giornalista di ‘Avvenire’ Vito Salinaro, e prodotto dalla Imago Film Videoproduzioni e con la regia di Claudio Rossi Massimi, presentato oggi al ministero della Salute. Il lavoro sarà trasmesso su Rai Cultura.
Il fenomeno della rapida propagazione di nuove sostanze sintetiche tra i giovanissimi viene esaminato da esperti di fama internazionale e si arricchisce della testimonianza del magistrato Adriana Blasco, che ha condotto una delle più significative inchieste sui preparati sintetici particolarmente diffusi tra i giovanissimi. Un capitolo importante del documentario è dedicato ai metodi di contrasto al narcotraffico utilizzati dai reparti aeronavali della Guardia di Finanza e da quelli impiegati nei maggiori scali aeroportuali del Paese, con lo straordinario contributo dell’unità cinofila. “Siamo sotto il tiro incrociato di un mercato di sostanze sconosciute che si bevono, si fumano, si ingeriscono – ha detto Salinaro – l’età del consumo è sempre più bassa, anche di 13 anni. E se una volta chi assumeva sostanze era in qualche modo ‘stigmatizzato’, ora si sta entrando in un alveo di indifferenza e di normalità, di assuefazione culturale. Negli ultimi 5 anni il consumo di droga sintetica fra gli ‘under 35’ è aumentato del 70% e si sta alzando bandiera bianca”.
Secondo il regista Massimi, “andare a indagare su qualcosa che riguarda i giovani e dunque il nostro futuro è doveroso. Il nostro obiettivo era contribuire a far conoscere la devastante pericolosità della droga, ed è importante che ognuno di noi dia un contributo per questa battaglia”.
Il tenente colonnello della guardia di finanza, Leonardo Ricci, ha reso noto che l’anno scorso sono state “69 le tonnellate di droga sequestrate, 1.700 gli arrestati e 6.000 i denunciati, numeri ai quali si aggiungono quelli di Polizia e Carabinieri. Bisogna educare e comunicare i danni provocati dalla droga, ma questo tema sui media è stato un po’ accantonato. Fanno notizia grandi sequestri e non più le singole morti per overdose”.
Siamo davanti a “un mondo tumultuosamente complicato, con orizzonti senza tempo e senza spazio, anche grazie al web – ha aggiunto il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo – e che produce effetti depistanti anche per i metodi di indagine più sofisticati. Il Servizio sanitario nazionale deve fare un grandissimo lavoro, insieme al privato sociale. Le rete dei nostri Serd funziona abbastanza bene e tratta circa 150.000 persone. La mortalità è in riduzione, ma con l’arrivo delle nuove sostanze sconosciute, inventate e preparate in casa da produttori casuali, l’impegno deve aumentare. E’ una ‘piccola Isis’ che non ha un preciso campo battaglia. Con questo documentario si aggiunge un prodotto informativo importante ed efficace da diffondere per aumentare la conoscenza della vastità dei rischi legati alla droga”.
(Fonte: Adnkronos)