Esodo, ecco i rischi per la salute:
dal caldo al traffico
Paura per il caldo (21%) e ansia da traffico (38%) preoccupano gli italiani in vista dell’esodo. Una fuga in massa verso mare e montagna in cui la stragrande maggioranza dei connazionali sottovaluta – almeno secondo un medico e un nutrizionista su 2 – le altre variabili che possono mettere a rischio la salute. Disidratazione (31%), shock termici (11%) e alimentazione scorretta (16%) sono ‘nemici’ poco considerati dagli italiani, la cui preoccupazione maggiore pare essere arrivare in fretta a destinazione (23%) sperando di evitare imbottigliamenti e incidenti per strada (22%).
È quanto emerge da uno studio di In a Bottle (www.inabottle.it) condotto con metodologia Woa (Web Opinion Analysis) su circa 1.300 italiani tra i 20 e i 55 anni attraverso un monitoraggio sui principali social network, blog, siti e community digitali, e su circa 40 tra medici e nutrizionisti, sui rischi per la salute legati all’esodo agostano.
Quanto sono consapevoli dei rischi che corrono durante il lungo viaggio in auto gli italiani? Solo il 19% degli esperti risponde positivamente, mentre per il 45% lo sono poco e male e addirittura il 4% degli esperti ritiene che non lo siano affatto, o che siano poco coscienti dei rischi. E in effetti, per il 59% degli italiani, i pericoli maggiori sono rappresentati dai fattori climatici (pioggia o alte temperature) o dalla situazione del traffico. Ma gli esperti ammoniscono: la sana alimentazione (27%) e la corretta idratazione (22%) sono fattori che, se sottovalutati, possono mettere a rischio il viaggio.
Partire assonnati o senza aver riposato a sufficienza (37%) e non portare scorte d’acqua con sé (39%) sono per medici e nutrizionisti i principali comportamenti scorretti. Seguono: mettersi in viaggio mangiando troppo o troppo poco (18%); utilizzare in maniera errata il condizionatore (17%); fare poche soste (14%).
“Spesso non ci si rende conto che guidare richiede la massima attenzione – spiega Luca Piretta, specialista in Scienza della nutrizione umana all’Università Sapienza di Roma – e anche una buona preparazione, se il tempo di viaggio diventa lungo. La sera prima del viaggio bisogna garantirsi una alimentazione che permetta un sonno ristoratore, perché se è interrotto (anche senza risveglio cosciente) è la prima causa di colpo di sonno alla guida”. Quali errori alimentari commettono più spesso gli italiani in viaggio? Partire subito dopo i pasti, consumare cibi grassi o fritti prima e/o durante i viaggi, bevande gassate o alcolici e troppo caffè.
Tra le raccomandazioni degli esperti troviamo: portare con sé molta acqua (69%); fare una colazione leggera e qualche spuntino durante il tragitto (73%); limitare i carboidrati poiché l’ipoglicemia riduce la concentrazione (31%); evitare gli alcolici per non alterare i riflessi (27%). “La mattina della partenza – suggerisce Piretta – conviene fare una buona colazione con latte o yogurt e due fette biscottate con un velo di marmellata oppure anche un cornetto con un cappuccino. E’ bene avere a portata di mano una bottiglietta di acqua naturale da bere (ogni mezz’ora un sorso o due soprattutto in questo periodo estivo). Bisogna fermarsi o alternarsi alla guida ogni 2-3 ore e possibilmente fare 2 minuti di camminata per attivare la circolazione delle gambe, risvegliare la mente e distrarla. Infine, mai partire per un lungo viaggio a stomaco vuoto perché la concentrazione prolungata può causare delle ipoglicemie”.
(Fonte: Adnkronos)